Lassa che vene

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A casa mia quando c'erano le sedie capovolte era perché mia nonna aveva lavato il pavimento  - e aspettava che asciugasse - non perché doveva arrivare la morte. Così non é per Alberto Asor Rosa che mette in copertina del suo libro, un particolare di un quadro di Mario Fani, “Convivio”: sedie capovolte su tavolo, appunto. I “Racconti dell'errore”(Einaudi), sei, per la precisione, tre "Epifanie" e tre "Soggetti", in realtà sono un solo incubo di banalità, scrittura, nomi, senilità, gioventù e cani. Tanto che alla mediocrità delle vite dei personaggi raccontati non ci si appassiona perché la scrittura non si sporca. Alle loro “esperienzelle” corrisponde una vociona con troppa filosofia spiccia. Al punto che uno si chiede: quando lo leggerà Aldo Busi rivaluterà Walter Siti

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Il Mattino