Le mosche di Napoli

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"Maledette mosche!" dissi. "Eh, proprio così, disse l'uomo...

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"Maledette mosche!" dissi. "Eh, proprio così, disse l'uomo facendosi vento col giornale, maledette mosche!". "Perché non fate la lotta alle mosche, anche a Napoli? Da noi, nell'Italia del nord, a Milano, a Torino, a Firenze, perfino a Roma, i Comuni hanno organizzato la lotta alle mosche. Non c'è più neppure una mosca, nelle nostre città". "Non c'è neppure una mosca, a Milano?". "No, neppure una mosca. Le abbiamo ammazzate tutte. E' una cosa igienica, si evitano le infezioni, le malattie". "Eh, ma anche a Napoli abbiamo fatto la lotta alle mosche, anzi, abbiamo fatto la guerra alle mosche. Son tre anni che facciamo la guerra alle mosche". "E allora, come mai ci sono ancora tante mosche, a Napoli?". "Eh, che volete, signore: hanno vinto le mosche!". E' la pagina finale di quel capolavoro del Novecento, fastoso, crudo e visionario che è "Kaputt" di Curzio Malaparte. L'Arcitaliano lo scrisse durante la guerra e lo pubblicò nell'ottobre del 1944, giusto settant'anni fa. Le mosche, le mosche metaforiche, ma pur sempre crudelmente voraci e infettive, ci sono ancora, perché in questi settant'anni hanno continuato a vincere. Il dialogo che ho trascritto avviene in una città ridotta a macerie dai bombardamenti. Nelle risposte dell'interlocutore dell'alter ego dello scrittore c'è una rassegnazione cosmica. Siamo stati sconfitti persino dalle mosche. Ma le abbiamo combattute davvero? No, lo sappiamo bene. Però, in queste poche righe profetiche non può essere scritto il destino di una città, dove l'inerzia è contagiosa, dove la zella è il volto quotidiano che non riusciamo a lavare e contemporaneamente la maschera che mandiamo in giro per il mondo. La verità è che non vincono solo le mosche (e traducete la parola come meglio credete), ma anche i Pulcinella e i Masaniello. A Napoli, i buoni si limitano ad allontanare le mosche dal viso, con un gesto sfastidiato. E' il massimo dello sforzo che fanno. La bellezza salverà il mondo, scriveva Dostoevskij. Ma salverà anche Napoli? Sarà più forte delle mosche? Dipende solo da noi.
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Il Mattino