Ogni strumento di comunicazione è, in sé, tecnicamente neutro. Può avere effetti negativi o positivi. Dipende dall’uso che se ne fa. I social network ne...
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Ormai la critica ai social network da parte chi è tentato dalla fuga, ma là resta, impaniato nella carta moschicida, è una riflessione diffusa, ai confini del luogo comune. Però, come tutti i luoghi comuni può avere una radice concreta, inestirpabile. Lo si sperimenta quotidianamente. Ogni volta che si prova a sviluppare un pensiero critico, fuori dal coro e dagli schieramenti contrapposti, schieramenti viscerali, irriflessivi, si viene aggrediti da una marea becera che, solo perché fornita di una tastiera che può potenzialmente metterla in comunicazione con l’intero pianeta, si sente posseduta da uno spirito pari a quello di Voltaire.
E’ davvero un paradosso, a livello di conoscenza del mondo e degli uomini, che il massimo della tecnologia sta producendo il minimo della consapevolezza. Stiamo precipitando in una sorta di Medioevo virtuale e aggressivo, nel quale la barbarie è figlia di un sapere senza scienza e madre di una coscienza regredita. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino