Sul talento stellare di Meryl Streep, la cosa più icastica l'ha detta Al Pacino: "Accanto alla solita rosa per le attrici candidate, gli Oscar dovrebbero prevedere...
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E' successo ai Golden Globes, i premi della stampa estera, dove l'attrice è stata premiata alla carriera dopo 30 candidature e 8 statuette vinte. La polemica con Donald Trump su libertà di stampa, diversità e immigrati ("i temi più bistrattati del Paese, oggi") è diventata virale in un lampo e la replica stizzita di Trump al NYT - "è solo una Hillary lover" - ha finito per dare maggiore eco allo scontro alla vigilia di una cerimonia di insediamento alla Casa Bianca che finora ha ricevuto dalle star più rifiuti che assensi. La gente del cinema, come non ha mancato di sottolineare lo stesso neopresidente, è "liberale", si sa, e particolarmente sensibile ai temi dell'impegno civile. Presidente di giuria al festival di Berlino, Meryl Streep è stata la più appassionata sostenitrice del docufilm sui migranti girato da Gianfranco Rosi a Lampedusa, "Fuocoammare". Ai prossimi Oscar per il miglior film straniero il suo appoggio potrebbe essere altrettanto decisivo. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino