Mobilità e ambiente, è nuovo amore: con il motore elettrico scocca la scintilla

La mobilità sarà sempre più integrata all'ambiente
Mai i due argomenti erano andati tanto a braccetto. Anzi, c’è stato un periodo in cui si guardavano di traverso. La Mobilità, con i suoi vecchi motori a...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Mai i due argomenti erano andati tanto a braccetto. Anzi, c’è stato un periodo in cui si guardavano di traverso. La Mobilità, con i suoi vecchi motori a combustione, era senza dubbio un nemico dell’Ambiente, sempre più in difficoltà con l’industrializzazione e il progresso esasperati. Poi, nel terzo millennio, è scoppiato l’amore e il settore dei trasporti tutto si è convertito all’ecologia, promettendo di essere uno dei primi ad azzerare la CO2 e a decarbonizzarsi. Il primo veicolo a scoprire il nuovo mondo è stato il treno che, viaggiando su rotaie, ha iniziato a nutrirsi di energia elettrica. Il motore a elettroni non ha tubo di scarico e, quindi, è zero emission. Se le fonti di approvvigionamento sono “pulite”, ecco che l’intero ciclo può diventare virtuoso.

Punta nel vivo (soprattutto dei cinesi...), l’industria automotive si è convinta che la tecnologia era matura per lavorare sulle batterie e le vetture hanno iniziato a correre più dell’Alta Velocità. Il nuovo corso sta dilagando, la transizione energetica è diventata una rivoluzione, pronta a travolgere tutto con l’impeto di uno tsunami. I tempi si accorciano, gli obiettivi diventano ogni giorno più ambiziosi. In Europa, è ormai certo, dal 2035 non saranno più in vendita i motori a scoppio. Nel 2040, poi, i costruttori smetteranno definitivamente di produrli. Il cambio di passo coinvolgerà tutti i veicoli che viaggiano su strada, non solo l’auto. Dalle moto ai furgoni, dagli autobus ai camion che, prima degli altri, potrebbero utilizzare anche l’idrogeno come vettore energetico.

Due comparti della mobilità, tutt’altro che trascurabili, sono un po’ in ritardo anche se non stanno certo a guadare per diventare sostenibili. Chi va per mare ha bisogno di tanta energia, ma può avere anche tanto spazio per immagazzinarla. Chi vola, invece, è più in difficoltà. Per stare sopra le nuvole, infatti, bisogna essere molto leggeri. È quasi sicuro che nel 2050, per muoversi come facciamo oggi, bisognerà ricorrere a motori molto simili agli attuali, al limite alimentati da biocarburanti altamente ecologici.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino