Non c'è un tifoso del Napoli - a cominciare da quello più illustre, Diego Armando Maradona - che non parli dei mancati investimenti sul mercato di gennaio dopo...
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De Laurentiis ha commesso l'ennesimo errore di comunicazione il 10 gennaio quando, vinto il titolo di inverno, disse da Frosinone che aveva dato l'ok per chiudere una o più operazioni di mercato per un centrocampista (Kramer o Hector Herrera) o un difensore (Maksimovic): si sapeva che giocatori di quel livello non si muovono a gennaio, mercato in cui prevalgono scambi interni o ritorni di giocatori che hanno avuto problemi di ambientamento all'estero, come nel caso delle buone operazioni effettuate dalla Roma.
C'è un'aria strana a Napoli, almeno a leggere i commenti sui giornali o ad ascoltare i programmi televisivi. Sembra essere tornati alla scorsa estate, quando si attaccava - a prescindere, prima che le partite cominciassero - De Laurentiis e Sarri. I risultati, al momento, non li condannano. Certo, la delusione per lo scudetto sfumato è fortissima, ma questo è un discorso che riguarda gli investimenti, la forza e anche la storia del club. Perché non è un caso che il Napoli abbia vinto due scudetti - solo due - in novant'anni di storia, quando ha avuto il più grande calciatore di tutti i tempi.
Il Napoli non ha fallito l'obiettivo del secondo posto e della Champions. O, almeno, non ancora. Per sostenere la campagna anti-De Laurentiis o anti-Sarri c'è qualcuno che in città lo spera? E, quanto ai mancati rinforzi di gennaio, un utile contributo alla causa avrebbero potuto darlo giocatori che sono stati ignorati o utilizzati soltanto in assenza di uno degli 11 titolarissimi prescelti dall'allenatore dopo la "rivoluzione" di settembre. Mi chiedo perché non concedere più minuti a Mertens, Gabbiadini, David Lopez ed El Kaddouri; perché non far giocare di più Strinic, Maggio, Chriches, Valdifiori, Chalobah; perché per una volta schierare Grassi, Regini e Luperto. Non sono fuoriclasse, ma farli giocare sarebbe stato a costo zero. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino