Il veterano James Morris è morto, e solo a questo punto la sua storia è stata raccontata sul Telegraph e poi ripresa dall'Ansa: si ritiene che la sua...
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Morris era nel reggimento dei fucilieri scozzesi - si era unito all'esercito nel 1959 - alle prese 24 ore su 24 con delicate manovre militari in Germania, fino a quando non rimase ferito in un incidente d'auto. Lo trovarono al volante di una jeep, ribaltata su un fianco dopo lo schianto contro un albero. Nell'impatto il giovane si ruppe il naso e un osso della coscia e, tornato in Scozia, venne sottoposto a un intervento chirurgico, ma poi ebbe un arresto cardiaco proprio sul tavolo operatorio. Così restò prigionierò di un letto d'ospedale. Per decenni, a causa dei danni irreparabili: una parte del suo cervello si era spenta. Il fratello Karl, da Coatbridge, a nord della contea Lanarkshire, ha spiegato: «Avevamo trovato un modo speciale per comunicare, aveva ricominciato a pronunciare solo tre parole - "casa" "pub" e "cavalli", i suoi amori». In ospedale, nel dirgli addio, gli operatori hanno aggiunto: «Era uno di famiglia, con un carattere adorabile». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino