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L'anno scorso agli Oscar 'so white', troppo bianchi per l'assenza di attori di colore nelle candidature, tenne banco la questione razziale. Del resto, che gli Academy Award non siano solo un premio, ma la cartina di tornasole di quel che accade nel cinema e quindi nel mondo, è perfino banale dirlo. Quest'anno, le polemiche sulla politica protezionistica di Trump rischiano di mettere il resto in secondo piano, film compresi. Ma, per paradosso, la stretta su migranti e clandestini, con il polverone che ha sollevato, accende un faro sul film che più apertamente ne parla: 'Fuocoammare' di Gianfranco Rosi, il candidato italiano. Le vie del Signore sono infinite.
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Il Mattino