Scampia, Gomorra e la dignità di quella mamma che spiazza pregiudizi e luoghi comuni

Scampia, Gomorra e la dignità di quella mamma che spiazza pregiudizi e luoghi comuni
Non si agita, non piange in diretta, non sbraita e, udite udite, non parla in dialetto né gesticola. Ma come è possibile, perché? Già, Antonella Leardi, la mamma del tifoso...

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Non si agita, non piange in diretta, non sbraita e, udite udite, non parla in dialetto né gesticola. Ma come è possibile, perché? Già, Antonella Leardi, la mamma del tifoso del Napoli che lotta per sopravvivere al Policlinico Gemelli di Roma, non offre spunti a facili equazioni negative.


Ma come, non vive a Scampia, non ha un figlio ferito a colpi di pistola che, se ce la farà, quasi sicuramente resterà paralizzato? Già, eppure mostra compostezza. In tante apparizioni televisive, non ha mai perso il suo equilibrio. Ha raccontato il dolore, con tanta dignità. Per la non gioia di chi sperava di ricamarci bozzetti di folklore.

Si spendono tante parole, si sprecano tante frasi a effetto per ripetere che Scampia non è tutta camorra, non è tutta piazza di spaccio, non è tutta guerra tra clan. Ma il pregiudizio resta. E, se Ciro Esposito vive a Scampia e lì lavora sgobbando dal mattino alla sera nell'autolavaggio di famiglia, non poteva che essere un poco di buono. Invece, quella mamma ha spiazzato tutte queste pigre ricostruzioni.

Un effetto devastante, proprio mentre una scuola di Bolzano disdice la gita organizzata al Sud dopo aver visto la fiction di Sky su Gomorra. La realtà ha tante facce, ma non volerle vedere tutte per pigrizia e interesse fa guasti enormi. Alimenta fratture, divisioni, velleità di separazione.

Scampia è anche Antonella Leardi, è anche tanta gente che lavora e per il poco che guadagna deve vivere in un quartiere dove le case non costano troppo. Convivere anche con delinquenti, certo. Ma è tutta la struttura urbanistica della città di Napoli che, piaccia o no, da sempre non ha mai avuto barriere sociali nette in ogni sua area.


Ecco, quella mamma ha spiazzato chi sperava in facili e agevoli luoghi comuni, chi già si sfregava le mani per i possibili pezzi giornalistici di colore da ricamarci. In pochi giorni di apparizioni in tv, Antonella Leardi ha fatto molto di più di mille convegni e scontati commenti scritti. Ha dato un'altra immagine di Napoli e di Scampia. Meriterebbe un riconoscimento. Almeno da tutta la Scampia perbene.
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Il Mattino