AFRICO (Rc) - L’hanno inseguito per ore con aerei ed elicotteri, guardacoste e motovedette veloci della Guardia di finanza di Vibo Valentia e della Guardia costiera greca....
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A dare l’allarme era stato nei giorni scorsi il Nucleo di frontiera marittima della Guardia di Finanza in Albania che, in contatto con la Divisione antidroga e antiterrorismo ellenica, era venuto a conoscenza di un possibile traffico di stupefacenti. Da qui è partita l’operazione “Frontex”: un rocambolesco inseguimento iniziato la sera del sei aprile dalle coste calabresi e si è protratto fino a quelle del Peloponneso.
Non hanno mollato per un attimo il gommone, aerei e motovedette gli sono stati alle calcagna fino ad interrompere la fuga alle 16.45 del giorno seguente nelle acque territoriali greche, a nord ovest di Creta. Scene da film d’azione con elicotteri e aerei C295 impegnati in virate mozzafiato a pelo d’acqua, immagini che riportano alla mente un ciack di un inseguimento alla James Bond, ma questa volta la realtà ha superato la fantasia: alla fine i tre scafisti, allo stremo delle forze, si sono arresi. In manette sono finite anche altre quattro persone, responsabili a terra del traffico di droga. I finanzieri di Locri sono riusciti infatti a individuare il luogo dello sbarco tra le coste dei Comuni di Bianco e Africo, a sequestrare i 1500 chilogrammi di marijuana e un grosso furgone telonato che l’organizzazione avrebbe poi impiegato per lo smistamento dello stupefacente.
Il Mattino