REGGIO CALABRIA - Aveva cambiato identità ed era ritornato in Albania, suo paese di origine, dove era riuscito a rifarsi una vita. Ormai si sentiva al sicuro, ma gli...
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Mucllari il 26 ottobre 2011, giorno del suo compleanno, fece perdere le sue tracce, dopo essere evaso dall’abitazione di Palizzi Marina, in provincia di Reggio Calabria, dove era detenuto ai domiciliari. Si regalò una fuga per l’Albania: in soli 5 giorni cambiò la sua identità in Hasan Mucollari, convinto in questo modo di poter riorganizzare la propria vita da uomo libero e fuori dai confini nazionali. Ed è quello che provò a fare: nel 2012 si sposò in Albania con una connazionale fissando la propria residenza a Pogradec, cittadina di circa 30mila abitanti nel sud-ovest del Paese, ai confini con la Macedonia, dove saltuariamente faceva l’autotrasportatore. Nel 2014 è nata anche una figlia. Ma in Calabria gli investigatori hanno continuato a indagare, monitorando i genitori e la sorella minore. I familiari, tutti residenti a Palizzi, dopo la fuga hanno interrotto qualsiasi contatto con il latitante. A distanza di cinque anni però è ritornato a farsi vivo. Forse pensava ormai di sentirsi al sicuro con la sua nuova identità così ha deciso di contattare il padre nel settembre del 2016. Partendo da questa telefonata sono state avviate complesse attività tecniche di intercettazione telefonica e ambientale che hanno però consentito di monitorare i contatti e gli spostamenti dell’intero nucleo familiare. Gli investigatori riescono così a ricostruire la nuova vita del 28enne: scoprono del matrimonio e individuano la moglie, con l’aiuto dei social identificano amici e familiari.
A dicembre del 2016, i genitori decidono di partire per l’Albania per incontrare la nipote: un viaggio che ha consentito agli uomini dell’Arma di localizzare la nuova residenza dell’uomo e avviare le procedure per la cattura grazie anche alla collaborazione fornita dalle autorità albanesi. Dopo sei anni di latitanza è finita così la fuga di Leonard Mucllari. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino