Riace, Lucano va in tv da Fazio: «Pure i nazisti rispettavano le leggi»

Domenico Lucano ospite a Che tempo che fa
«Le persone arrivate a Riace sono richiedenti asilo politico o titolari di protezione umanitaria, nessuno è...

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«Le persone arrivate a Riace sono richiedenti asilo politico o titolari di protezione umanitaria,

nessuno è fuorilegge». Parola del sindaco di Riace Mimmo Lucano, ospite da Fabio a Fazio a Che tempo che fa' su Raiuno. «Io rispetto la legge - ha continuato il sindaco accusato di favoreggiamento dell'immigrazione calndestina- e anche il matrimonio di cui mi accusano è stato regolare, tra due persone che si conoscevano, io mi sono limitato a seguire la norma. Ma quando si vede qualcuno che muore è impossibile rimanere indifferenti, non si può stare fermi perchè 'lo dice la legge'. Anche le leggi naziste erano la legalità ma sono state un dramma per l'umanità». In merito all'accusa sul fraudolento affidamento diretto del servizio di raccolta dei rifiuti, Lucano ha aggiunto: «È un reato incomprensibile. Stiamo parlando di una cooperativa sociale di persone disagiate. Fanno raccolta con gli asini. Non si tratta di un intreccio dove c'è il malaffare».

Leggi anche Il sindaco di Riace arrestato

L'invito di Lucano a Che tempo che fa era stato oggetto, in settimana, di polemiche da parte della lega. E  Fazio ha spiegato le sue ragioni prima dell'intervista. La trasmissione ha il compito «di raccontare il nostro paese» e «penso che sia doveroso ospitare tutti - ha detto il conduttore - la televisione, in particolare quella pubblica non può escludere, deve includere, poi ognuno si farà la sua opinione», ha spiegato . «Abbiamo più volte invitato i rappresentanti del governo, qualora decidessero di venire saranno i benvenuti», ha assicurato il conduttore. 

Il sindaco di Riace non è sembrato intimorito dalle indagini nei suoi confronti: «Cosa succederà adesso? Possiamo
tornare alle origini, com'è stato nei primi quattro anni, come volontari...facendo affidamento sulla rete internazionale di solidarietà che vede Riace come una speranza per una diversa umanità. Non è possibile che prevalga la società delle barbarie. Il nostro è uno sforzo per costruire una differente società dei
rapporti umani». Lucano ha parlato anche dei momenti difficili: «La prima notte» dopo il provvedimento del
divieto di risiedere a Riace «ho dormito in auto - ha detto, aggiungendo poi di essere fiducioso «che questo allontanamento duri il più breve tempo possibile»,

Infine, Lucano ha ripetuto il suo messaggio di accoglienza: «Nessuno può rimanere indifferente di

fronte a qualcuno che chiede di essere aiutato».



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Il Mattino