Reggio Calabria - È stato rintracciato all’aeroporto di San Paolo del Brasile ed era pronto a dirigersi verso Caracas. Nonostante la sua falsa identità questa...
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Secondo gli investigatori l'inserimento del 52enne nella cosca Commisso di Siderno - attiva oltre che nelle zone limitrofe anche fuori dai confini nazionali, in particolar modo a Toronto e in Olanda - è ampiamente comprovata dalle risultanze dell'operazione Acero-Krupy Connection della Procura Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria, condotta congiuntamente dalla Polizia di Stato e dall'Arma dei Carabinieri il 28 settembre del 2015 per associazione mafiosa e di traffico internazionale di sostanze stupefacenti con l'aggravante della transnazionalità. Sarebbero stati provati i rapporti con altri esponenti di vertice della stessa organizzazione tra cui Antonio Commisso, di 61 anni di Siderno, detto "u' Bucatu", Giuseppe Coluccio (51 anni), di Roccella Jonica, entrambi già detenuti, ed Angelo e Cosimo Figliomeni, di 55 anni e 53 anni originari di Siderno ma residenti in Ontario in Canada, entrambi detti "Brigante" e attualmente latitanti.
L’arresto è giunto al termine di articolate indagini coordinate dalla Procura Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria e condotta dal Servizio centrale operativo della Polizia di Stato e dalla Squadra Mobile di Reggio Calabria con l'attività di raccordo svolta del Servizio per la Cooperazione internazionale di Polizia e dalla rete dell'Iinterpol. Alla cattura di Vincenzo Macrì si è giunti anche grazie allo scambio di informazioni tra il Servizio Centrale Operativo, il Federal Bureau of Investigation e l'Homeland Security. In particolare, la collaborazione tra SCO e FBI è avvenuta nell'ambito del progetto “Pantheon”, siglato nel 2005, che ha dato nuovo impulso agli storici rapporti che legano i due uffici investigativi. Inoltre si è rivelato decisivo ai fini della cattura anche lo scambio di informazioni, attivato tramite il Servizio Cooperazione Internazionale di Polizia, tra le Polizie del Venezuela e Brasile, in un'ampia cornice di collaborazione tra l'Italia ed i Paesi del Sud-America interessati.
Il ministro dell'interno, Marco Minniti, ha telefonato al capo della Polizia, Franco Gabrielli, per complimentarsi dell'operazione: «L'arresto di Vincenzo Macrì è un'altra importantissima operazione contro la 'ndrangheta che si aggiunge agli arresti di altri pericolosi latitanti operati di recente dal lavoro straordinario delle Forze di Polizia».
Al termine delle procedure di estradizione dal Brasile l'arrestato verrà condotto in Italia per essere sottoposto al regime di custodia cautelare in carcere.
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Il Mattino