Un ergastolano di origini calabresi è evaso dal carcere di Voghera, approfittando di un permesso premio. Il detenuto, oggi collaboratore di giustizia, non è...
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Le ricerche sono in corso in Piemonte e Lombardia: le operazioni riguardano in particolare la zona di Ivrea e di Torino, dove gli investigatori presumono possa essersi nascosto, ma si perlustra anche l’area del vogherese e il resto della provincia di Pavia. L’uomo aveva ottenuto un permesso di quattro giorni da parte del magistrato di sorveglianza ed era uscito dal carcere per andare a trovare la madre che vive tra Ivrea e Torino. «Tecnicamente - afferma Capece - si tratta di evasione, e questo non può che avere per lui gravi ripercussioni se non si costituisce al più presto».
Nei primi sei mesi del 2016 si sono registrate ben 14 evasioni da permessi e 9 mancati rientri in carcere da detenuti ammessi al lavoro all'esterno delle strutture di pena. «Dati minimi, rispetto ai beneficiari – sostiene il sindacato -. Questo non deve però inficiare l'istituto della concessione dei permessi ai detenuti. Servirebbe, piuttosto un potenziamento dell'impiego di personale di Polizia Penitenziaria nell’ambito dell'area penale esterna. A nostro avviso è fondamentale potenziare i presidi di polizia sul territorio anche negli uffici per l’esecuzione penale esterna - conclude -, potenziamento assolutamente indispensabile per farsi carico dei controlli sull’esecuzione proprio dei permessi premio, delle misure alternative alla detenzione, sui trasporti dei detenuti e sul loro piantonamento in ospedale. E per farlo, servono nuove assunzioni nel corpo di Polizia Penitenziaria, istituzione invece pesantemente penalizzata anche dall'ultima manovra finanziaria: la sicurezza dei cittadini non può essere oggetto di tagli indiscriminati e ingiustificati e non può essere messa in condizione di difficoltà se non si assumono gli agenti di Polizia Penitenziaria».
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Il Mattino