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Ventotto indagati dal gip di Torino a vario titolo per associazione per delinquere finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti (come hashish, marijuana e cocaina), ma anche detenzione di armi, riciclaggio di denaro provento di delitto, rapina e ricettazione. In totale sono venti le misure cautelari in carcere, sei agli arresti domiciliari e due obblighi di dimora.
L'operazione riguarda anche le province di Milano, Varese, Alessandria, Napoli ed Asti: coordinata dalla Direzione Antimafia del capoluogo piemontese, ha consentito di «disarticolare un sodalizio criminale» al cui vertice ci sarebbe - secondo l'accusa - Vittorio Raso, arrestato il 22 giugno scorso, dopo una lunga latitanza, fermato a Barcellona in Spagna. Lì il rais calabrese viveva e, a giudicare dalle accuse, svolgeva attività di brokeraggio nell'ambito della commercializzazione di ingenti quantitativi di sostanza stupefacente, destinati al mercato al dettaglio di numerose regioni italiane.
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