I carabinieri del R.O.S. del Comando Provinciale di Reggio Calabria e dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Calabria hanno eseguito un decreto di fermo di indiziato di delitto...
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Pasquale Marando, capo dell’omonima ‘ndrina attiva tra Platì ed il Piemonte, irreperibile dal 2002, fu ucciso e il suo cadavere occultato nel gennaio di quell’anno da esponenti della famiglia Triboli che agirono con l’autorizzazione di Rosario Barbaro, capo della locale di ‘ndrangheta di Platì, a sua volta imparentato con i Trimboli e animato dall’intento di ridimensionare i Marando che insidiavano la sua leadership sul territorio.
L'omicidio fu l'atto finale della faida nell’ambito della cosca Marando Trimboli, nata da contrasti inerenti la gestione e la spartizione dei proventi del traffico internazionale di droga che avevano portato i Marando a colpire duramente i Trimboli per riaffermare la loro supremazia nell’ambito del sodalizio mafioso. Lo scontro fu interrotto a seguito dell’intervento del Crimine e l’omicidio di Pasquale Marando portò ad un nuovo equilibrio nei rapporti di forza tra le cosche di Platì, rafforzando i Barbaro.
Le indagini del R.O.S. hanno consentito di fare luce su un omicidio e quattro casi di lupara bianca, maturati nell’ambito della faida.
Il primo episodio delittuoso risale al gennaio del 1997, quando ignoti assassinarono a colpi di pistola Ferdinando Virgara. Le attuali indagini hanno fatto emergere come l’uomo fu ucciso da Pasquale Marando, Rosario Trimboli e Giuseppe Trimboli, tutti successivamente deceduti, ed altre persone non identificate. L’omicidio fu deciso da Pasquale Marando, convinto dai fratelli Trimboli del fatto che il Virgara avesse partecipato all’assassinio del fratello, Francesco Marando, avvenuto in Piemonte alcuni mesi prima.
Seguirono tre casi di lupara bianca con la scomparsa dei già citati Antonio Giuseppe Trimboli, nel luglio 2001, e Rosario e Saverio Trimboli, uccisi nel novembre dello stesso anno; i loro corpi non sono mai stati ritrovati.
Anche l'omicidio dei tre Trimboli, come accertato dalle indagini, fu deciso da Pasquale Marando per ribadire la propria supremazia dopo i contrasti sulla gestione e spartizione dei proventi del narco traffico.
Infine l'omicidio di Pasquale Marando, il cui cadavere non è stato ancora ritrovato, fu attuato nel 2002 da Saverio Trimboli, fratello di Antonio Giuseppe e Rosario, con il concorso di altri esponenti della cosca Trimboli e con l’assenso di Rosario Barbaro, capo locale di Platì, in contrasto con il Marando per questioni di supremazia mafiosa sul territorio. L’omicidio fu attuato a colpi di pistola all’interno di un’abitazione di Platì, dove Marando, all’epoca latitante, era stato portato per partecipare ad una riunione che sancisse un chiarimento con i Trimboli.
I fermati sono stati associati in carcere a Locri, Roma Regina Coeli e Como.
BARBARO Rosario, detto “u Rosi” o “Rosi da Massara”, nato a Platì, cl.1940.
TRIMBOLI Saverio, inteso “Savetta”, nato a Locri, cl.1974.
MARANDO Rosario, nato a Platì cl.1968.
POLITO Bruno, nato a Locri cl.1972.
TRIMBOLI Domenico, nato a Platì cl.1981.
MARANDO Pasquale, nato a Platì, cl.1963, già capo della ‘nrina MARANDO – TRIMBOLI, scomparso nel 2002.
VIRGARA Ferdinando, nato a Platì, cl.1951, rinvenuto cadavere a Platì, il 19.01.1997.
TRIMBOLI Rosario, nato a Locri, cl.1972, scomparso nel novembre 2001.
TRIMBOLI Antonio Giuseppe, nato a Platì, cl.1951, scomparso nel luglio 2001.
MARANDO Francesco, rinvenuto cadavere il 30.05.1996 in Chianocco (TO), località della Val di Susa.
TRIMBOLI Saverio, nato a Locri, cl.1977, scomparso nel novembre 2001. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino