La Direzione Investigativa Antimafia di Reggio Calabria, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica, ha eseguito un decreto di sequestro beni, per un valore complessivo...
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Dalle indagini di entrambi gli uffici di polizia, era emerso che Morgante agiva quale rappresentante e collettore di risorse economiche di cosche, operative sul territorio di Reggio Calabria, coinvolte in lucrose attività delittuose a sfondo finanziario gestite in Lombardia e segnatamente nel cosidetto «Locale» di Desio (MB), dalla cosca di 'ndrangheta allora capeggiata da Giuseppe Pensabene. Il ruolo di Morgante era quello di finanziatore e, quindi, compartecipe delle iniziative illecite perpetrate dalla consorteria milanese su quel territorio, soprattutto di natura usuraia.
Per questi fatti, nel giugno 2015, Morgante è stato condannato, in primo grado, dal Gup di Milano, per il reato di concorso esterno in associazione mafiosa, a 6 anni e 10 mesi di reclusione, con la confisca di numerosi beni.
Il Mattino