Casagiove. Violentati, abusati, costretti sotto minaccia a collaborare al taglio e al confezionamento delle dosi di droga da spacciare. Tre bambini sono stati affidati ai servizi...
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I due sono anche indagati per detenzione e vendita di sostanze stupefacenti, calunnia e induzione alla falsa testimonianza nei confronti dei minorenni.
Un quadro «torbido» , come lo descrive la Procura di Santa Maria Capua Vetere, quello che emerge dai racconti dei tre bambini che squarcia il velo su uno scenario di sopraffazioni e ripetuti abusi sessuali consumati fra le mura domestiche ad opera degli indagati: la madre e il compagno convivente.
Teatro delle vessazioni è l'abitazione familiare: proprio lì era stata allestita dagli indagati un' attività di offerta e vendita di sostanze stupefacenti, realizzata con l'aiuto anche dei bimbi costretti a collaborare al commercio di droga. L' indagine della polizia ha consentito, inoltre, di scoprire il clima di sopraffazione e intimidazione dei minori e il loro impiego strumentale per scatenare ritorsioni nei confronti del padre naturale. E infatti, il padre dei tre bimbi, era stato additato dalla figlia piccola come l'orco che aveva abusato di lei. L'uomo, indagato in un primo momento per i reati di violenza sessuale, è stato poi prosciolto: si è scoperto che la piccola era stata costretta a pronunciare quelle accuse ignobili dalla madre. Per questo, la coppia è sotto indagine anche per istigazione a fornire una falsa ricostruzione dei fatti in sede di incidente probatorio nell' ambito di altro procedimento penale per analoghi fatti scaturito in seguito alla denuncia da parte del padre naturale dei tre fratelli. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino