Accusato di omicidio stradale: torna in libertà

Accusato di omicidio stradale: torna in libertà
Maddaloni. Torna in libertà, dopo cinque mesi tra domiciliari e obbligo di dimora, il vigilantes di Recale Giuseppe Salvato che lo scorso 13 agosto, a bordo della sua...

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Maddaloni. Torna in libertà, dopo cinque mesi tra domiciliari e obbligo di dimora, il vigilantes di Recale Giuseppe Salvato che lo scorso 13 agosto, a bordo della sua autovettura, in stato di ebbrezza, travolse sull’ex statale 265 all’altezza del centro “Progress”, un’ape car e uccise l’agricoltore 75enne Antonio Carangelo originario e residente a Maddaloni. L’episodio è avvenuto lo scorso 13 agosto e tre giorni dopo, il 28enne Salvato fu bloccato dai carabinieri della compagnia di Marcianise, finendo in un primo momento ai domiciliari ma dopo circa un mese l’avvocato della difesa Raffaele Carfora ottenne l’obbligo dimora nella provincia di Caserta, con l’ulteriore restrizione di permanere a casa dalle 23 alle 6 del mattino. A fine novembre scorso, il gip di Santa Maria Capua Vetere rigettò l’stanza della difesa, intesa ad ottenere la revoca o la sostituzione della misura, perché ritenuto ancora sussistente il pericolo di reiterazione del reato, in considerazione della gravità dei fatti e della condotta spregiudicata del vigilantes. Di tutt’altro avviso, invece, il tribunale del Riesame che ha accolto integralmente il ricorso, discusso durante l’udienza dibattimentale di ieri mattina davanti al Collegio napoletano composto dai giudici Paolo Russo, Stefania Amodeo e Mariella Tartaglia Polcino, annullando l’ordinanza del gip, ritenendo così non più sussistenti le esigenze cautelari e rimuovendo ogni vincolo restrittivo. Intanto, Salvato dovrà affrontare il processo a piede libero che avrà inizio il 9 febbraio davanti al giudice di Santa Maria Capua Vetere, Federica Villano. La difesaha già chiesto il giudizio abbreviato condizionato.
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Il Mattino