Adescava bimbi con giochi poi li violentava: arrestato

Adescava bimbi con giochi poi li violentava: arrestato
Potrebbero essere molte più di tre le vittime del pedofilo arrestato ieri a Caserta. Potrebbe aver colpito più e più volte negli anni, e averla fatta franca,...

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Potrebbero essere molte più di tre le vittime del pedofilo arrestato ieri a Caserta. Potrebbe aver colpito più e più volte negli anni, e averla fatta franca, perché le sue vittime sono tutti ragazzini che inizia ad adescare quando hanno a malapena otto anni. Quando ancora non hanno coscienza di ciò che sta accadendo loro e, crescendo, quasi iniziano a credere che gli abusi siano situazioni di normalità. Aveva la stessa età il figlio dei suoi vicini di casa quando il 57enne bloccato ieri dai carabinieri della compagnia di Caserta, diretti dal maggiore Andrea Cinus, ha iniziato a prestargli le sue attenzioni morbose. E, da qualche tempo, l'orco aveva allungato le mani anche sul fratellino minore. Ma quest'ultimo, quando il vicino di casa ha cercato di abbassargli i pantaloni, è scappato via urlando e ha avvisato la madre. La donna ha immediatamente sporto denuncia. Il pm ha chiesto e ottenuto l'arresto del presunto pedofilo in meno di due settimane.


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AUDIZIONI PROTETTE
Le accuse nei confronti del 57enne sono già state cristallizzate nel corso dell'incidente probatorio. Indagine lampo, dunque, la cui ossatura è il racconto che le vittime hanno reso durante l'audizione protetta disposta dal procuratore di Santa Maria Capua Vetere, Maria Antonietta Troncone. Il primo ad essere ascoltato è stato il maggiore dei due fratelli che ha confermato che da almeno tre anni il vicino di casa abusava di lui. Poi è stato interrogato il ragazzino più piccolo. E anche lui ha riferito di essere stato aggredito sessualmente dall'uomo, ma di essersi immediatamente ribellato, fuggendo via da quella casa e raccontando tutto a sua madre. I racconti dei due ragazzini sono stati ritenuti sufficienti dal gip del tribunale di Santa Maria Capua Vetere che ha accolto in toto il quadro probatorio messo insieme dal pm e spiccato la misura cautelare in carcere.

ADESCATI CON UN PALLONE

Ma come ha fatto, per anni, il pedofilo a passare inosservato? Come è riuscito, per così tanto tempo, a molestare i ragazzini che vivevano nel suo stesso palazzo senza essere scoperto? Stando a quanto raccolto dai carabinieri, il pedofilo, che di mestiere fa il cameriere, approfittava di avere casa vuota per mettere in atto i suoi orridi piani. Sposato e padre di due ragazzi ormai maggiorenni, pare che aspettasse che la moglie uscisse di casa per attirare in trappola le vittime. Li adescava con giocattoli, attirandoli in trappola con un pallone, come della più classica e terrificante condotta dei predatori sessuali che puntano i bambini. Una volta in casa, il bambino veniva denudato, palpeggiato, costretto a subire atti sessuali. Per anni, il più grande dei due ragazzini ha subito senza avere il coraggio di raccontare a sua madre ciò che gli faceva il vicino di casa. Per fortuna suo fratello minore ha avuto una reazione violenta e appena il pedofilo ha cercato di «sostituire» la prima vittima, ormai «cresciuta», col bambino più piccolo, la storia è arrivata al capolinea. Il minore dei due fratelli, al primo adescamento, si è spaventato così tanto da scappare subito dalla mamma. Così facendo ha salvato se stesso e suo fratello e forse anche un altro ragazzino, che pure vive in zona, e sul quale pure sembra che l'orco avesse puntato le sue attenzioni. Adesso si indaga a trecentosessanta gradi, nella speranza che non ci siano altre vittime del pedofilo che, viste le sue condotte seriali, con tutta probabilità ha abusato anche di altri minorenni. L'inchiesta continua mentre il 57enne si trova attualmente recluso nel carcere di Santa Maria Capua Vetere in attesa di comparire dinanzi al gip al quale potrà fornire la sua versione dei fatti. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino