CASERTA - Una decisione con pochi precedenti in provincia, che ribadisce la linea del rigore e della legalità seguita dall’istituto; che punisce ma non toglie...
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Dopo un mese di lavoro certosino per individuare con certezza le responsabilità della grave aggressione al docente, nei giorni scorsi la preside del «Gallo», Vincenza Di Ronza, il collegio dei docenti e il consiglio d’istituto hanno scelto iniziative mirate. Sono tre gli alunni rivelatisi responsabili della violenza, tutti minorenni. Per loro sono arrivati 10 giorni di sospensione, più altri 5 di stop ma con l’obbligo di frequenza, l’abbassamento del voto di condotta da 8 a 7 e poi 15 giorni di lavori socialmente utili, la misura più «innovativa». Per tutti gli allievi delle classi che erano quel giorno al palazzetto dello sport di Orta decisi 5 giorni di sospensione con obbligo di frequenza e 7 in condotta. Nessuno perderà l’anno e non era affatto questo l’obiettivo della punizione, come sottolinea la dirigente scolastica: «La scuola ha così testimoniato ancora una volta di mantenere il ruolo fondamentale di presidio di legalità. Non volevamo mortificare nessuno dei ragazzi, abbiamo dialogato con le loro famiglie e crediamo che i provvedimenti presi li aiuteranno a riflettere, a comprendere l’importanza del rispetto del regole, a non rifare l’errore. Su questi punti il nostro impegno è quotidiano».
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Il Mattino