Allarme rione Acquaviva, infiltrazioni negli alloggi sgomberi per tre famiglie

I vigili del fuoco sono stati chiamati da uno dei residenti per una infiltrazione

L'assemblea dei residenti nel quartiere Acquaviva
Copiose infiltrazioni d'acqua in tre appartamenti di via Volturno, il Comune di Caserta ordina lo sgombero immediato. Le famiglie, che vivono negli immobili situati al civico...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Copiose infiltrazioni d'acqua in tre appartamenti di via Volturno, il Comune di Caserta ordina lo sgombero immediato. Le famiglie, che vivono negli immobili situati al civico 32 e a civico 33, dovranno lasciare le loro case fino a quando gli alloggi non saranno stati messi in sicurezza. I vigili del fuoco hanno rilevato infatti delle perdite che dal bagno del secondo piano, con fenomeno di stillicidio, attraversano tutta la verticale, al punto da inibire l'utilizzo dei servizi igienici e degli impianti elettrici.

Nel dettaglio, stando a quanto emerso dalla relazione dei pompieri, chiamati sul posto per un sopralluogo lo scorso 18 ottobre da uno dei residenti, si è accertato che all'interno dell'appartamento al primo piano vi era una ingente infiltrazione di acqua proveniente dal solaio di copertura del vano bagno. Stesso scenario per l'alloggio al secondo piano (attualmente disabitato e con utenze staccate) dove le infiltrazioni provenienti dal solaio soprastante avevano indotto i proprietari a stendere alcuni teli di plastica sul pavimento per contenere l'acqua. I vigili del fuoco hanno poi ispezionato anche il terzo ed ultimo piano, con annessa copertura in terrazzo. Qui hanno rilevato che sulle pareti delle camere adiacenti al vano bagno, all'altezza del pavimento, vi erano tracce di umidità, con conseguente ammaloramento dell'intonaco. Non sono state riscontrate invece anomalie sul terrazzo di copertura.

Da qui la decisione dei vigili di inibire l'uso del bagno e dei relativi impianti elettrici e le ordinanze di sgombero del Comune che ha intimato ai proprietari di intervenire ad horas per riparare i danni e mettere in sicurezza gli appartamenti al fine di salvaguardare l'incolumità pubblica e privata. In caso di inosservanza i proprietari rischiano una sanzione amministrativa che oscilla tra 154 e 929 euro oltre ad una denuncia alla Procura della Repubblica. In tal caso sarà poi l'amministrazione comunale ad intervenire d'ufficio e a proprie spese per mettere in sicurezza gli immobili, salvo poi rivalersi in modo coattivo sui proprietari.

Un episodio, quello di via Volturno, che ha acceso ancora una volta i riflettori sul degrado e l'incuria che caratterizzano gran parte del patrimonio edilizio del quartiere Acquaviva. Crollo di calcinacci o controsoffittature, infiltrazioni, allagamenti, presenza di amianto, vetri rotti, infissi instabili. Sono numerosi i casi che si sono verificati in questa parte della città dall'inizio dell'anno. Qui si scontano infatti almeno tre decenni di abbandono e di disattenzione istituzionale che hanno generato un degrado che nel tempo si è stratificato. Sul tema, con specifico riferimento però agli alloggi di edilizia popolare come quelli di via Trento, si era pronunciato appena tre giorni fa anche don Antonello Giannotti, da sei mesi parroco della Chiesa di Nostra Signora di Lourdes, che ha rivolto un accorato appello al Comune e all'Acer chiedendo loro di intervenire al più presto con azioni di restyling e rigenerazione urbana.

Chiesa e Comune starebbero anche ipotizzando la possibilità di un incontro pubblico per informare la collettività sui progetti che dovrebbero vedere la luce al quartiere Acquaviva nel 2023. Si tratta precisamente degli interventi inseriti nel Pinqua attraverso i quali il Ministero delle infrastrutture erogherà all'amministrazione 14,5 milioni di euro da destinare al miglioramento della vivibilità di questo quartiere.
 

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino