I lavoratori della Firema - azienda casertana che produce carrozze ferroviarie - che hanno subito a causa del loro lavoro un'esposizione prolungata all'amianto, si...
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«Esprimo profonda soddisfazione sul piano sindacale e personale per il beneficio riconosciuto ai lavoratori Firema - dichiara Matteo Coppola, Segretario generale della Cgil di Caserta - questa è una battaglia avviata con me negli anni '90 nella perplessità di molti, che ha visto la FIOM e la CGIL di Caserta in prima linea e parte civile nei processi in corso». Sulla questione amianto alla Firema è infatti aperto un processo per omicidio colposo al tribunale di Santa Maria Capua Vetere che vede come parti offese decine di lavoratori che hanno contratto patologie collegate all'amianto ma anche i parenti dei dipendenti morti per malattie sempre legate all'esposizione all'amianto; 19 i lavoratori morti, 82 quelli malati. Per tali fatti, il sette marzo scorso, il Gup del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha rinviato a giudizio otto ex dirigenti della Firema, che erano stati assolti nel primo processo in cui la procura avegva contestato il più lieve reato di rimozione e omissione dolosa di cautele contro infortuni sul lavoro. Il dibattimento inizierà il 9 gennaio 2020.
Il provvedimento che permetteva ai lavoratori di andare in pensione prima era molto atteso; «riguarda il periodo della bonifica dall'amianto della Firema, avvenuto a metà anni '90» spiega Coppola; «i dipendenti avevano già avuto un primo riconoscimento nel 1991, ma mancava questo secondo periodo». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino