Armi per il clan dei Casalesi, ​scattano tre arresti nel Casertano

Armi per il clan dei Casalesi, scattano tre arresti nel Casertano
Due pregiudicati dell'agro aversano già detenuti, rispettivamente a Santa Maria Capua Vetere e a Caltanissetta, sono stati raggiunti da una nuova ordinanza di...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Due pregiudicati dell'agro aversano già detenuti, rispettivamente a Santa Maria Capua Vetere e a Caltanissetta, sono stati raggiunti da una nuova ordinanza di custodia cautelare in carcere firmata dal gip del tribunale di Napoli ed eseguita dai carabinieri di Casal di Principe e Caltanissetta. L'accusa è detenzione di armi e munizioni con l'aggravante del favoreggiamento camorristico. Una terza persona, incensurata, di San Cipriano d'Aversa, invece, è stato arrestato nell'ambito della stessa indagine. I due detenuti insieme al terzo arrestato sono accusati in concorso della detenzione e dell'occultamento di diverse armi destinate o usato già dal clan che avrebbero tenuto in loro possesso fino all'ottobre dello scorso anno. Le armi erano occultate all'interno di un vaso di espansione per autoclave, ubicato nell'abitazione di uno degli arrestati: si tratta di una pistola Franchi calibro 38 special con matricola abrasa, sette cartucce calibro 38 special, una pistola semiautomatica beretta modello 950b calibro 6.35, con matricola abrasa, dieci cartucce calibro 6.35, 45 cartucce calibro 6.35 marca fiocchi, e due caricatori per pistola beretta 92 fs calibro 9 parabellum, di tipo militare.  Secondo la Procura antimafia, erano nella disponibilità del Clan dei Casalesi.
Leggi l'articolo completo su
Il Mattino