Maddaloni, Asl e Croce Rossa nei beni confiscati

Il Comune acquisisce gli edifici e li destina a uffici sanitari

I due appartamenti di via Napoli
Servizi di pubblica utilità ospitati negli immobili confiscati alla criminalità. Saranno affidati all'Asl, alla Croce Rossa Italiana e a tutti gli erogatori di...

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Servizi di pubblica utilità ospitati negli immobili confiscati alla criminalità. Saranno affidati all'Asl, alla Croce Rossa Italiana e a tutti gli erogatori di attività aventi una «chiara valenza socio-sanitaria». Il Comune ha deciso, dopo l'atto di acquisizione al patrimonio pubblico, come utilizzare gli immobili confiscati: negozi e appartamenti, dal valore di circa 900mila euro, potranno ospitare un poliambulatorio medico e uffici sanitari decentrati.

Scelto un orientamento chiaro per soddisfare i bisogni della Croce Rossa Italiana e dell'Asl. «Tutti gli altri spazi - annuncia il sindaco Andrea De Filippo - non idonei o non richiesti per attività sanitarie o collegate, ospiteranno uffici comunali». Due anni e mezzo non sono basti per completare l'iter di acquisizione da parte del Comune. Infatti, prima del bando di assegnazione definitiva, sarà necessario un supplemento di verifiche burocratiche. «Solo apparentemente - spiega con documenti alla mano, il vicesindaco e assessore ai lavori pubblici Nicola Corbo - l'assegnazione dei beni sembra ferma. Invece, è stata avviata la fase di aggiornamento dei dati e della consistenza catastale dei beni, con integrazione dei dati mancanti (volumetrie, planimetrie), conformità urbanistica, stato di occupazione e volture. Sono atti fondamentali per rendere completa la disponibilità dei beni e quindi poi facilitare i possibili destinatari nella successiva fase di assegnazione che avverrà mediante bando o contratti di comodato».

Intanto, si programma la destinazione definitiva. In pole position c'è la Croce Rossa: la locale sezione è impegnata nell'allestimento di un centro polifunzionale ambulatorio e formazione grazie a un finanziamento regionale. «Il servizio sanitario poliambulatoriale specialistico - spiega il dottor Marco De Simone, presidente del Comitato Cri di Maddaloni - si sommerà ai servizi che già garantiamo. Oltre alla formazione socio-sanitaria, gestiamo un servizio di ascolto che è un sostegno aggiuntivo delle associazioni, dei privati e dei volontari alle prese con l'assistenza dei profughi ucraini arrivati nella nostra Provincia. Si va ben oltre i servizi sanitari. Si collabora con la rete delle associazioni per ottimizzare le attività di mediazione culturale, di assistenza dedicata ai minori, ancora alle prese con i servizi di prima accoglienza, socializzazione e scolarizzazione».

Il poliambulatorio potrà essere ospitato in via Napoli. C'è la volontà di posizionare sul centralissimo corso I Ottobre sia uffici che laboratori dell'Asl. «Dal prossimo vertice con il manager Amedeo Blasotti - conclude De Filippo - valuteremo quali sono le reali esigenze del distretto sanitario 13. Altrimenti, saranno destinati agli uffici comunali per implementare i servizi pubblici come risarcimento verso una comunità che è stata penalizzata dal malaffare».


Ma il patrimonio pubblico è destinato a crescere ancora. Il Comune deve ancora formalizzare l'acquisizione di due appartamenti abusivi non abbattuti, ma confiscati. Un procedimento che si inserisce nella stretta collaborazione, tra la Procura e l'Ufficio tecnico, contro l'abusivismo edilizio che è proliferato grazie al vuoto di programmazione urbanistica.
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Il Mattino