Ato rifiuti Caserta nel caos, il sindaco Marino si dimette

Ato rifiuti Caserta nel caos, il sindaco Marino si dimette
Carlo Marino si è dimesso da presidente dell'Ato rifiuti. La decisione è stata ufficializzata nel corso del consiglio d'Ambito (cdA) che si è svolto...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Carlo Marino si è dimesso da presidente dell'Ato rifiuti. La decisione è stata ufficializzata nel corso del consiglio d'Ambito (cdA) che si è svolto ieri pomeriggio. Il sindaco di Caserta ha spiazzato i colleghi componenti dell'Ente che si occupa della gestione dei rifiuti in provincia di Caserta, ma come ha rimarcato lo stesso Marino nel corso dell'Assemblea sulla decisione di lasciare la presidenza ha pesato l'inchiesta giudiziaria della Dda emersa martedì scorso. Marino ha spiegato ai componenti del cdA che quello delle dimissioni era un atto di natura personale per poter affrontare in maniera serena la vicenda giudiziaria che vede coinvolto Marino in qualità di sindaco e di conseguenza per evitare eventuali coinvolgimenti dell'Ato che al momento non è interessato dall'inchiesta. Tra due settimane il Consiglio dell'Ato si riunirà di nuovo per eleggere il nuovo presidente. Intanto, la giornata di ieri è stata segnata da una serie di incontri politici oltre quello dell'Ato, sempre al Comune di Caserta.


La maggioranza a palazzo Castropignano è alle prese con l'approvazione dell'ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato e ieri si è riunita per decidere la linea da seguire lunedì, giorno in cui è fissato il Consiglio in seconda convocazione. Nel corso della riunione a cui ha partecipato anche Marino e l'assessore alle Finanze la discussione è stata concentrata interamente sul bilancio e l'ipotesi che è emersa è stata di una maggioranza compatta che va verso il voto sul bilancio, lunedì mattina. Non c'è molta voglia da parte dei consiglieri di maggioranza di rilasciare dichiarazioni dopo lo scossone dell'inchiesta giudiziaria ma l'intenzione sarebbe di fare quadrato attorno a Marino e dare un segnale di coesione anche sotto l'aspetto politico non rinviando il voto sul bilancio. Il voto di lunedì sembrava in bilico perché, essendo la seduta già convocata e allo stesso tempo essendo intervenuta la diffida del prefetto, assegnando 20 giorni per riunire di nuovo l'Assemblea per approvare il bilancio, una prima idea era stata di far slittare il via libera all'ipotesi di bilancio e tornare in Consiglio i primi di dicembre. Quest'ultima strada sembra essere stata abbandonata e a dare un'accelerata sarebbero stati proprio le ultime vicende di natura giudiziaria. Non è scontato il risultato che la maggioranza incasserà lunedì perché si tratterà comunque di un test per i consiglieri di centrosinistra ma anche per il sindaco.
 
«Abbiamo già fatto - ha spiegato Massimo Russo - diversi confronti all'interno della maggioranza riguardo il bilancio, è chiaro che un ulteriore esame forse meriterebbe la relazione dei revisori ma visto anche il momento delicato che l'amministrazione comunale sta vivendo è necessario esprimere un voto politico dando fiducia al sindaco. Inoltre, questa delibera che ci accingiamo ad approvare dovrà poi essere sottoposta al vaglio del ministero dell'Interno che potrebbe apportare ulteriori correzioni». La giornata di ieri però è stata scandita non solo dalle dimissioni di Marino dalla presidenza dell'Ato ma anche di quelle dell'ex dirigente del Comune Marcello Iovino, anche quest'ultimo coinvolto nell'inchiesta della Dda. Iovino a fine ottobre aveva ricevuto l'incarico di consulenza gratuita dopo che era andato in pensione qualche settimana fa. Ed anche su tale consulenza erano state sollevate polemiche circa l'opportunità di tale incarico, a far sentire la propria voce era stato il consigliere d'opposizione Riccardo Ventre.


L'opposizione intanto ha cercato, giovedì sera, di organizzare una mozione di sfiducia ma per presentarla erano necessarie 13 firme. Un numero di firme difficile da mettere insieme per la sola minoranza che invece può contare su 9 sottoscrizioni. Ma i consiglieri che contrastano Marino a palazzo Castropignano hanno comunque intenzione di organizzare una iniziativa per portare all'attenzione del Consiglio gli ultimi accadimenti giudiziari. Sempre nella giornata di ieri il consigliere di Forza Italia, Roberto Desiderio, si è fatto promotore di una lettera aperta a Marino affinché chiarisca la sua posizione. «Signor sindaco - si legge dalla lettera a firma di Desiderio - ha il dovere di parlare ai casertani, ha il dovere di spiegare cosa sta accadendo, di tranquillizzare la sua gente, anche e soprattutto per zittire le solite male lingue, che non sono mai mancate e che sono sempre pronte ad azzannare i rappresentanti del popolo. Io la esorto a convocare un consiglio comunale, indire un conferenza stampa, così da parlare alla città ed ai suoi consiglieri». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino