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Non faceva nulla per nascondersi il 28enne albanese Endri Elezi, arrestato ieri sera a Sparanise nel corso di un blitz della polizia con l'accusa di aver fornito armi a Mohamed Lahouaiej-Bouhlel, autore dell'attentato terroristico commesso a Nizza il 14 luglio 2016.
Elezi abitava nel centro di Sparanise, in un appartamento di via Solimene, con la compagna e il figlio piccolo, e faceva probabilmente il bracciante agricolo, come la maggior parte dei suoi connazionali residenti da anni nel comune del Casertano.
Il sindaco Salvatore Martiello dice però che «l'albanese arrestato era a Sparanise da non più di due mesi; prima di allora non era mai stato visto. Poi in centro si è visto molte volte, con il figlio di 4 anni. A Sparanise vive da anni una folta comunità albanese, di 4-500 persone, perfettamente integrata; qualcuno si è sposato con cittadini italiani, e tutti lavorano nei fondi agricoli che circondano il paese. Anche il 28enne lavorava nei campi». Elezi è stato arrestato mentre era in strada con il bambino.
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