Auto depredate di pezzi di ricambio poi abbandonate nelle campagne

Escalation di casi, banda in azione

Auto depredate di pezzi di ricambio poi abbandonate nelle campagne
Non sono funghi, ma stanno comparendo un poco in tutte le aree demaniali di Castel Volturno, soprattutto in quelle di campagna a est della via Domiziana. Sono i telai di auto che...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Non sono funghi, ma stanno comparendo un poco in tutte le aree demaniali di Castel Volturno, soprattutto in quelle di campagna a est della via Domiziana. Sono i telai di auto che la protezione civile, in collaborazione con la polizia municipale, durante i pattugliamenti ordinari del territorio sta scoprendo giorno dopo giorno fra le località di Baganara, Pescopagano e via Occidentale. Nell'ultimo mese e mezzo sono venti le carcasse individuate e smaltite. Appartenevano tutte a tre modelli d'auto, la Panda e la 500L della Fiat e la Renegade della Jeep. I telai sono quasi sempre divisi in più parti e hanno in tutti i casi la matricola identificativa del modello abrasa. Molto probabilmente si tratta di scarti di automobili che sono state oggetto di furti eseguiti da una o più bande specializzate in questi colpi e che poi verosimilmente immettono in circolo i componenti venduti separatamente nel mercato degli autoricambi. Nel corso degli anni passati in più occasioni fra le aree periferiche di Castel Volturno, soprattutto nella zona dei laghetti, erano stati trovati telai di auto. Ma mai in numero così elevato.

Dall'inizio del 2023 iniziata una serie di ritrovamenti impressionante, da un mese c'è una vera e propria impennata. Difficile stabilire se la centrale e l'officina degli smembramenti delle auto rubate sia in zona, oppure la banda utilizzi le tante vie di comunicazione della zona solo per lasciare gli scarti inutilizzabili in aree dove è al riparo da occhi indiscreti. L'unica certezza, è che conosce bene il territorio, perché individua ogni volta aree non coperte dalla videosorveglianza.

Tuttavia, c'è da considerare che le forze di polizia se avessero risorse potrebbero risalire almeno al percorso che fanno i mezzi che trasportano i telai, proprio dalle registrazioni degli impianti di videosorveglianza più vicini al luogo dove poi sono ritrovati le carcasse. Soprattutto di quelli lasciati fra le strade di Pescopagano e Bagnara, spesso fronte mare. Per accedere a queste località qualsiasi mezzo meccanico deve transitare per strade coperte dalle telecamere. Ma finora non c'è alcuna risultanza investigativa sul fenomeno.

L'unica notizia buona è legata allo smaltimento dei rottami, per il quale il comune domiziano non subisce la beffa di doversi far carico di sostenere anche le spese. Il municipio, infatti, ha un protocollo d'intesa con una ditta che ritira rottami ferrosi a costo zero. E fra questi è ben felice di ritirare anche i telai delle auto rubate.


«Non paghiamo costi per lo smaltimento - sostiene Mario la Rovere, responsabile del nucleo di protezione civile del litorale casertano - ma il fenomeno dei telai d'auto abbandonati nelle aree demaniali pesa su Castel Volturno in termini di degrado ambientale e di tempo impegnato per la loro raccolta che potrebbe essere utilizzato diversamente». Insomma, come se il centro alla foce del fiume Volturno non avesse già i suoi bei problemi.
  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino