Autovelox in fiamme a S. Maria La Fossa il sindaco Papa: «Raid contro la legalità»

Autovelox in fiamme a S. Maria La Fossa, il sindaco: «Raid contro la legalità»
Santa Maria La Fossa. Colpire l’autovelox per «punire» chi ha voluto l’installazione di 13 telecamere pubbliche in città collegate alla sala...

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Santa Maria La Fossa. Colpire l’autovelox per «punire» chi ha voluto l’installazione di 13 telecamere pubbliche in città collegate alla sala operativa delle forze dell’ordine. I piromani che hanno dato fuoco al dispositivo elettronico che controlla la velocità, hanno pensato a tutto: a coprire la targa della macchina con un lenzuolo, ad agire di notte, all’alcool, ai materassi posizionati in un campo e poi utilizzati per icrementare la fiamma e pure alla via di fuga, lontana il più possibile dagli occhi elettronici che controllano il paese da un anno a questa parte. Una telecamera del Comune, però, ha ripreso tutto. I piromani dell’autovelox della strada Provinciale 333 di Santa Maria La Fossa sono stati scaltri, ma le immagini del loro raid sono già nelle mani dei carabinieri della stazione di Grazzanise.

Brutta e strana, questa storia. Perché circa un anno fa, l’autovelox era stato bersaglio di un colpo di pistola sparato giusto al centro della macchina che fotografa l’infrazione. «Non ci intimidiscono questi atti contro la legalità», risponde a tono il sindaco di Santa Maria La Fossa, Antonio Papa. «L’autovelox ha aumentato gli introiti in Comune - aggiunge Papa arrabbiato - si pensa che nell’anno precedente siamo arrivati a 100 mila euro di incassi da parte dell’ente comunale provenienti dalle multe, tutti utilizzati per installare le 13 telecamere, costate 70mila euro». È evidente che a qualcuno, a Santa Maria La Fossa, quegli occhi elettronici danno fastidio.  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino