Dopo un processo durato 15 anni torna in carcere uno degli algerini incappati nell'operazione Half Moon, indagine scattata dopo gli attentati alle Torri gemelle. ...
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Dovrà scontare cinque anni Kamal Guendoz, l'algerino arrestato oggi ad Aversa dai carabinieri del Ros di Napoli diretti dal tenente colonnello Gianluca Piasentin. L'uomo è stato portato nel penitenziario di Santa Maria Capua Vetere con l'accusa di aver fatto parte della cellula terroristica attiva tra Caserta e Napoli che forniva armi ai gruppi di integralisti individuati dopo gli attentati dell'11 settembre a New York. Risponde di associazione per delinquere con finalità di terrorismo internazionale.
Le indagini - conclusesi con la condanna in Corte d'Assise d'Appello di Napoli per l'algerino - si concentrarono all’epoca su una rete di supporto logistico al Fronte Islamico di Salvezza algerino attiva in Italia tra le province di Napoli, Caserta, Vicenza e Milano. La rete logistica prendeva il nome dal leader Djamel Lounici un cittadino algerino che il primo aprile del 1994, presso il Centro Islamico di Milano di viale Jenner, aveva sposato la figlia di un elemento di spicco del F.I.S..
Dalle indagini del Ros è emerso che la rete era addetta a reperire armi da utilizzare per gli attentati terroristici dei gruppi armati del F.I.S. e del G.I.A. (Gruppo Islamico Armato) in Europa e in Algeria.
Il gruppo si occupava anche di fornire documenti falsi agli integralisti che dovevano lasciare l'Algeria o extracomunitari che si trovavano già in Europa. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino