Aversa: solo tre giorni per la processione della Madonna di Casaluce, i portantini attaccano il vescovo

Il rito dura una settimana, sarà dimezzato

La Madonna di Casaluce
«Sua eccellenza caro, vedete di non rimanere nella storia di Aversa, che vanta da secoli la devozione della celeste patrona, per quello che l'ha fatta sparire,...

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«Sua eccellenza caro, vedete di non rimanere nella storia di Aversa, che vanta da secoli la devozione della celeste patrona, per quello che l'ha fatta sparire, così poi vi dovete solo vergognare». Queste le parole riportate nel volantino a firma del comitato dei portantini della Madonna di Casaluce che si sono rivolti al vescovo di Aversa Angelo Spinillo, finito sotto attacco per aver deciso di ridurre la durata della processione nelle vie della città da una settimana a tre giorni. Spinillo viene invitato a parlare con «la sua coscienza» e nel volantino, con cui viene lanciata una petizione contro la decisione della Curia, viene messa in discussione la stima «ormai dubbia ad Aversa» nei suoi confronti. A esprimere solidarietà al vescovo è stato fin da subito il parroco di Caivano Maurizio Patriciello: «Mai e poi mai il clero e i fedeli della nostra amata diocesi di Aversa, bagnata e fecondata dal sangue di don Peppino Diana, vittima innocente della stupida e spietata camorra, potranno condividere il tono minaccioso e volgare di questo manifesto contro il nostro amato vescovo. Mai e poi mai il dialogo deve cedere alla tentazione dell'intimidazione. Questo scritto è da rigettare e condannare senza se e senza ma, rasenta il parlare camorristico di cui il nostro popolo è stanco e nauseato». Patriciello, da anni in prima linea in un territorio di frontiera, prosegue sottolineando che la diocesi di Aversa «è disponibile al dialogo sereno e fecondo con tutti, ma non si lascia impaurire da nessuno. Chi ha scritto questo manifesto incalza il parroco - non ha niente da insegnare. A nessuno. Ha invece molto da imparare. Lo faccia».

A condannare l'accaduto anche il dem Sandro Ruotolo: «È una vera e propria intimidazione, cultura violenta che conosciamo bene nei nostri territori e che entra addirittura nel mondo dei credenti». A condannare il volantino anche il "Comitato di liberazione dalla camorra Napoli nord": «La cronaca ci ha insegnato che, spesso, dietro le manifestazioni religiose, si nasconde la longa manus della camorra che prova a condizionare anche i momenti di fede e socialità che si ripetono da decenni o da secoli nelle nostre terre ed è per questo che non bisogna sottovalutare quelle parole». L'icona della Madonna di Casaluce viene custodita per otto mesi all'anno a Casaluce, per gli altri quattro ad Aversa. La traslazione da Casaluce ad Aversa ci sarà, come ogni anno, il prossimo 15 giugno. Lo scorso anno, furono notevoli le polemiche per i fuochi d'artificio che accompagnarono la processione anche in orari non consentiti, tanto che, quando poi furono del tutto proibiti, i portantini incrociarono le braccia per due ore in forma di protesta. In un clima così teso, l'attenzione è di certo rivolta al "passaggio" previsto al borgo San Lorenzo, confine che divide Casaluce e Aversa, che già in passato ha fatto registrare spiacevoli eventi di cronaca, tra fanatismi e contese insane. Minacce e uso delle armi non sono mancate poi in altri luoghi, sebbene non recentemente, per pretendere un passaggio o una sosta della Madonna di Casaluce. A ricordarlo è don Michele Verolla, parroco del santuario "Santa Maria ad nives" di Casaluce: «Tanto tempo fa la situazione non era delle migliori ma negli ultimi anni, grazie al dialogo tra le comunità, ci siamo messi alle spalle fatti che non onoravano la fede lasciando finalmente spazio alla condivisione e all'incontro tra i popoli, l'augurio auspica don Michele è che si possa sempre proseguire serenamente lungo questa strada».

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Il Mattino