Gaetano Gubitosa direttore generale dell'azienda ospedaliera Sant'Anna e San Sebastiano di Caserta: «Pronto soccorso, fine lavori a settembre»

«Sono orgoglioso di portare a termine progetti che sono al contempo obiettivi aziendali e obiettivi personali»

Il cantiere del pronto soccorso
«Sono contento di poter completare ciò che ho iniziato. Apprezzo non poco la possibilità che all'ente regionale mi ha di nuovo concesso». È...

Continua a leggere con la nostra Promo Flash:

X
Scade il 29/05
ANNUALE
11,99 €
79,99€
Per 1 anno
SCEGLI
MENSILE
1,00 €
6,99€
Per 3 mesi
SCEGLI
2 ANNI
29 €
159,98€
Per 2 anno
SCEGLI

VANTAGGI INCLUSI

  • Tutti gli articoli del sito, anche da app
  • Approfondimenti e newsletter esclusive
  • I podcast delle nostre firme

- oppure -

Sottoscrivi l'abbonamento pagando con Google

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

«Sono contento di poter completare ciò che ho iniziato. Apprezzo non poco la possibilità che all'ente regionale mi ha di nuovo concesso». È con entusiasmo che il direttore generale dell'azienda ospedaliera Sant'Anna e San Sebastiano di Caserta, Gaetano Gubitosa si accinge a vivere il suo secondo mandato a capo del nosocomio, per la durata di altri tre anni.

Edilizia sanitaria, programmazione occupazionale e rilancio delle attività assistenziali saranno le linee seguite dal manager in coerenza con quanto fatto fino ad ora. Intanto, il Pronto soccorso avrà nuova veste entro il prossimo mese di settembre.

Direttore, in questo modo potrà completare diversi progetti avviati negli ultimi tre anni, ovvero in questo suo primo mandato appena concluso.
«Sì. Sono orgoglioso di portare a termine progetti che sono al contempo obiettivi aziendali e obiettivi personali».

Prima di diventare direttore generale è stato per questa azienda direttore amministrativo. Che significato ha comportato questo nella sua strategia gestionale?
«Sicuro una conoscenza approfondita di problemi e criticità. Poi, è bene precisare che la prima nomina avvenne in pieno periodo Covid. Questo, per quanto difficile, ci ha comportato alcuni vantaggi come la possibilità di usufruire di importanti fondi, tra cui quelli del Pnrr oltre quelli dell'articolo 20».

Da quel primo giorno da manager cosa è cambiato?
«I cambiamenti più evidenti sono quelli relativa all'edilizia. Oggi poniamo di fatto le fondamenta della palazzina a tre piani che sorgerà alle spalle dell'azienda. Un edificio cruciale per l'assistenza pubblica nel Casertano, in quanto in questo edificio sorgeranno la Radioterapia e l'unità spinale, oltre un centro di Medicina nucleare. Fino ad ora i pazienti oncologici hanno dovuto usufruire dei servizi dei centri privati per questo tipo di assistenza. Con questa costruzione, Caserta avrà la prima Radioterapia pubblica».

Si può fare una stima dei pazienti che potranno usufruire dei servizi?
«Beh, è difficile definire questo. Come azienda abbiamo moltiplicato le attività e le prestazioni per i pazienti oncologici, dalla nomina del nuovo direttore Orditura. Questo ci fa sperare che i pazienti possano rivolgersi a noi sempre in misura maggiore, senza ricercare centri in altre zone».

Quali altri progetti state completando?
«La struttura del Pronto soccorso. Ampliati gli spazi, aumentati i posti letto di osservazione breve intensiva (10 letti) e rinnovato il personale, abbiamo un'unica nota dolente: il personale medico. Così come in altre zone d'Italia, infatti, molti medici vissuta una prima esperienza in Pronto soccorso, poi scelgono di andare via. Intanto, però, abbiamo siglato una convenzione con l'Asl casertana secondo cui i medici di continuità assistenziale dovranno occuparsi dei pazienti di codice bianco e verde, così da lasciare i medici del Pronto Soccorso ai pazienti con codici di più alta intensità».

C'è poi la questione della palazzina D, quelle delle Malattie infettive, ormai abbandonata.
«Sì, stiamo procedendo alla demolizione per poi ricostruirla. Al momento è la So.Re.Sa. che si sta occupando di aggiudicare la gara. Dunque, è la Regione che sta curando la procedura».

Davanti alla palazzina dell'emergenza c'è anche un altro cantiere. Di che si tratta?
«Della costruzione di un nuovo blocco operatorio: otto sale, per la precisione. Ma abbiamo altri procedimenti in atto, come quello del rinnovo tecnologico e strumentale del nosocomio. Angiografi, ecografi cardiologici, strumenti per laparoscopia: stiamo puntando al potenziamento di ciascuna attività specialistica».

Tanta carne a cuocere, direttore, ma per il personale?
«Per ora abbiamo completato la nomina di tutti i direttori di unità operative complesse. Questo è un dato completato. Stiamo procedendo all'assunzione di infermieri e operatori socio sanitari e personale di vario titolo in modo da andare incontro alle esigenze funzionali dell'azienda. Per quanto mi riguarda sono soddisfatto di quanto fatto fino ad ora, ma soprattutto mi sento incoraggiato a poter completare percorsi avviati in questi con i direttori sanitario e amministrativo e ai capi dipartimenti».

L'entusiasmo, però, deve fare i conti con i problemi di tutti giorni e anche della percezione che i cittadini hanno del servizio sanitario.
Direttore, comunque sia, in tanti si lamentano dei servizi forniti in ospedale e della pulizia. È un dato che non si può sottovalutare.


«Noi siamo qui, pronti ad ascoltare critiche e recepire segnalazioni, quando sono fondate. La nostra politica è quella di prendere atto, verificare le criticità e trovare soluzioni. Personalmente faccio giri per l'ospedale per assicurarmi che tutto funzioni al meglio. In caso di disservizi o problemi di qualsiasi genere, dal servizio sanitario alla pulizia, provvederemo immediatamente a segnalare alla ditta incaricata o a porre noi stessi rimedio alle criticità».  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino