Basket, acquisizione Juvecaserta Scatta l'ultimatum alla Fortune

Basket, acquisizione Juvecaserta Scatta l'ultimatum alla Fortune
Caserta. Per un attimo Raffaele Iavazzi, presidente onorario della Pasta Reggia, guarda solo al risultato sportivo ottenuto sul parquet del Palaradi e vuole godersi il primo colpo...

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Caserta. Per un attimo Raffaele Iavazzi, presidente onorario della Pasta Reggia, guarda solo al risultato sportivo ottenuto sul parquet del Palaradi e vuole godersi il primo colpo esterno stagionale. «La squadra ha riscattato la scialba prova di Varese - continua - e ha colto una gran bella vittoria. Ho avuto la risposta che mi aspettavo e devo fare i complimenti a tutti». Il sorriso e la soddisfazione per aver battuto la Vanoli scompaiono dal volto del numero uno bianconero quando si chiude il capitolo della pallacanestro giocata e si apre quello riguardante il passaggio di quote alla Fortune Investment & Consulting. Inevitabilmente, infatti, continuano a tenere banco le vicende strettamente societarie che ormai sono a un punto di non ritorno e nei prossimi giorni dovranno evolvere in un senso o nell’altro. 

Ma sull’acquisizione del club di Pezza delle noci da parte della società inglese continuano a permanere fin troppi dubbi; per qualcuno già di tratta di certezze nella convinzione che tutto si concluderà con un nulla di fatto. «Ho sentito telefonicamente l’amministratore delegato della Fortune Beneduci – riprende il patron della Juvecaserta – e gli ho detto che d’ora in poi non voglio più parlare né con Rauccio né con Fulco. Mi rifiuto di interloquire con chi mi ha dato assegni scoperti e per i quali a oggi ancora non c’è copertura». Iavazzi non nasconde di essersi ormai spazientito di questi continui rinvii e delle tante parole alle quali non hanno fatto seguito quei bonifici non solo promessi ma previsti nell’accordo. Così lancia l’ultimatum: «Lunedì è il termine ultimo – va giù duro Iavazzi – per chiudere l’operazione davanti al notaio con la cessione alla Fortune dell’ulteriore 38%. È chiaro che prima della firma in calce all’atto dovranno arrivare i soldi pattuiti». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino