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Ditemi perché è morta mia figlia. Anzi: fatemi capire di cosa è morta mia figlia. Sono le parole pronunciate da Blessing Frank, cittadina nigeriana residente nel Casertano, dopo aver perso la propria bambina, dopo una gravidanza apparentemente tranquilla e priva di momenti traumatici. Una denuncia che porta la firma del convivente di Blessing, parliamo di Osawaru Osas, classe 1997, che si è affidato all'avvocato napoletano Hillary Sedu, per ottenere giustizia.
Un caso che risale allo scorso 11 dicembre, quando - nell'ospedale di Aversa - viene ricoverata la donna giunta al nono mese di gravidanza. Ha le doglie, le contrazioni, ma appare sana e vigile, tanto da affrontare il momento del parto con una discreta serenità. Quello che sappiamo a proposito della fine drammatica della gravidanza ci viene spiegato dal racconto del convivente, che ha deciso di sporgere denuncia ai carabinieri della stazione di Aversa. «Blessing era in buone condizioni di salute, l'ho accompagnata in ospedale lo scorso 11 dicembre. Era serena e ottimista. L'ho lasciata lì in ospedale, perché non mi è stato consentito attendere in corsia o in una stanza, per le ovvie ragioni di contenimento dell'emergenza sanitaria. Ho saputo che Blessing ha partorito, che si è poi addormentata, che è stata condotta in una stanza. Si è svegliata di pomeriggio, quando l'hanno informata che la bambina, la piccola che aveva portato in grembo per nove mesi, non c'era più. Le hanno spiegato che era morta. Non sappiamo per quale motivo e in ragione di quale complicazione. Posso solo ricordare che i nove mesi sono filati via senza alcun trauma. Mi ha chiamato piangendo e me lo ha raccontato». Sotto choc, devastata dal dramma di una fine inaspettata, la donna ora chiede accertamenti a stretto giro. Possibile a questo punto che vengano sequestrate le cartelle cliniche per una prima verifica del caso.
Il Mattino