Bimbi in classe con il cappotto, le mamme in rivolta

bimbi in classe con il cappotto a Teano
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CASERTA - In classe col cappotto, da un mese. E c’è chi provvede ogni mattina ad accorpare più classi in singole aule, in un collettivo tentativo di riparare i piccoli alunni dai rigori del freddo, dando loro la possibilità di fruire dei pochi radiatori funzionanti.


Una situazione d’altri tempi e luoghi? No. Simili cose stanno accadendo davvero in questi giorni di freddo sempre più intenso, a Teano. Certo, creando scene da ripari postbellici dove alla regia ci sono le solite pastoie burocratiche e una paurosa mancanza di fondi comunali.

Ieri mattina un nutrito gruppo di mamme infuriate ha chiesto e ottenuto che sul posto si precipitasse una delegazione comunale di esperti con in testa il geometra Tullio Izzo, dell’Ufficio tecnico. La tensione è salita quando proprio i tecnici hanno informato i presenti che le cose non si risolveranno prima di una settimana. Tempi biblici agli occhi dei genitori; ancora peggio per i bambini delle elementari. Poi, tra un «chi è lei che ha lanciato l’allarme» e un «chi sono io lo vedrà quando denunceremo tutto ai carabinieri», si sono svolte delle scene davvero poco edificanti.
Polemiche poco costruttive e parole di troppo, sicuramente.


E se l’assessore Gemma Tizzano tiene a far sapere di aver ceduto la parte tecnica della sfera scolastica proprio agli uffici comunali, è stato direttamente il primo cittadino di Teano, Nicola Di Benedetto, a tentare di far luce sulla questione di non facile soluzione. «Stamane (ieri per chi legge) sono stato informato che è andata in tilt una caldaia che non è più riparabile - ha precisato, infatti, ieri, il sindaco Di Benedetto - Penso che il vero problema sia legato alla necessità di reperire i fondi necessari per la sostituzione delle caldaie, visto che l’incarico alla ditta dovrebbe essere conferito solo previo impegno della relativa spesa. Ho fatto presente che è previsto un peggioramento delle condizioni meteo per cui è ragionevole procedere con tutta l’urgenza necessaria, utilizzando le specifiche procedure previste dalla legge.
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Il Mattino