Prima l’ospedale, poi la Procura, a distanza di cinque ore, hanno chiarito di non avere responsabilità alcuna per il ritardo nella riconsegna del corpicino del...
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Gli uffici comunali che hanno ignorato le mail sono oggetto di accertamenti da parte della Procura. Ieri mattina, su delega del pm, i carabinieri hanno acquisito l’intero fascicolo, mail incluse, all’Istituto di medicina legale. E hanno stabilito con certezza che, dopo il nulla osta del pm Armando Bosso, firmato il 23 novembre 2018, come da prassi l’Istituto di Medicina Legale ha cercato di rintracciare la madre attraverso il Comune di residenza ma, per cinque volte, non ha ricevuto risposta. Tant’è che, come prevede la legge, a breve la salma del bimbo sarebbe stata sepolta al cimitero di Castel Volturno per liberare le celle frigorifero dell’obitorio. Ma, dopo la pubblicazione della storia, dopo otto mesi Itohan, la 36enne nigeriana madre del piccolo, ieri è stata in ospedale e ora partiranno le procedure per i funerali.
Lo stato di indigenza della ragazza, domestica per una famiglia di Caserta, non le consente di sopportare le spese per le esequie. Per questo il suo avvocato ha fatto partire l’istanza per l’accesso al servizio pubblico. Come legge prevede, dunque, la salma del piccolo sarà prelevata dall’obitorio da una ditta incaricata dal Comune e sarà sepolta nel cimitero di Caserta nelle tombe destinate ai meno abbienti. Sia per i cittadini italiani che per gli stranieri è infatti previsto il ricorso al funerale pubblico qualora non vi siano condizioni di agio economico. Per seppellire David ci vorranno dunque ancora alcuni giorni. Sempre che al Comune di Caserta non prendano altre sviste.
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Il Mattino