Bimbo sbranato da pitbull a Eboli, i cani nel canile di Pignataro Maggiore: «Ma non li vogliamo»

Secondo il protocollo, i due animali resteranno in osservazione per dieci giorni

Bimbo sbranato da pitbull a Eboli, i cani nel canile di Pignataro Maggiore: «Ma non li vogliamo»
È un mix tra sdegno e paura quello che nelle ultime ore è montato in una parte di comunità di Pignataro Maggiore, che da alcune ore ospita i due pitbull che...

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È un mix tra sdegno e paura quello che nelle ultime ore è montato in una parte di comunità di Pignataro Maggiore, che da alcune ore ospita i due pitbull che ad Eboli hanno sbranato il piccolo Francesco Pio D'Amaro, di soli 13 mesi. Totò e Pablo questi i nomi dei due cani sono stati infatti trasferiti nella “Dog's Town”, canile sito nel territorio di Pignataro a ridosso della Casilina. È quello il centro preposto per ospitare i randagi del comune salernitano e ora si trovano regolarmente sottoposti a sequestro sanitario e amministrativo da parte dell'Asl e della Procura della Repubblica di Salerno. Eppure tanto è bastato per far saltare dalla sedia decine di residenti, proprietari di amici a quattro zampe o semplici podisti spaventati per la propria incolumità.

«Non vogliamo quegli animali pericolosi nel nostro comune, perlopiù in un canile dove portiamo anche i nostri cani», attacca una residente interpretando un sentimento comune ad altri cittadini. Altri, invece, temono per la pericolosità dei due pitbull.

«Una delle strade preferite da chi pratica jogging non è lontana dal canile, potrebbe succedere di tutto», racconta invece un podista esprimendo preoccupazione. A tentare di riportare serenità in paese è il sindaco Giorgio Magliocca che, rilevando una «preoccupazione eccessiva» di una parte della popolazione, prova a placare gli animi: «La struttura è lontanissima dal centro abitato e comunque ben recintata».

Secondo il protocollo, inoltre, Totò e Pablo resteranno in osservazione per dieci giorni: se dovesse essere riscontrata rabbia o se verrà valutata una comprovata pericolosità da parte dei veterinari, verranno immediatamente abbattuti. Insomma, non ci sarebbero allarmi all'orizzonte. Ma proprio sull'ipotesi di eutanasia per i cani si stanno già scatenando le polemiche.

Enrico Rizzi, candidato alle prossime elezioni del Parlamento europeo anche nella circoscrizione Italia meridionale (Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata e Calabria) e attivista per i diritti degli animali, è intervenuto spiegando: «La tragedia non deve far venire meno il senso di responsabilità. Sta iniziando a girare la voce dell'eutanasia dei due pitbull, fatto al quale mi opporrò iniziando a diffidare chi si farà promotore di una iniziativa crudele. Non esiste una tipologia di cani aggressiva, dipende da come vengono educati».

Nel frattempo la Procura di Salerno indaga sui soccorsi al piccolo Francesco Pio, allertati circa 30 minuti dopo l'aggressione.

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Il Mattino