Botulino, grave una 24enne di Santa Maria Capua Vetere

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CASERTA - C’è apprensione in città per la sorte di due giovani al centro di un caso di botulismo registrato al Cotugno di Napoli: è in rianimazione,...

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CASERTA - C’è apprensione in città per la sorte di due giovani al centro di un caso di botulismo registrato al Cotugno di Napoli: è in rianimazione, intubata e in prognosi riservata, una giovane di 24 anni, di Santa Maria Capua Vetere, giunta giovedì scorso al pronto soccorso del polo infettivologico in trasferimento dalla Medicina d’urgenza dell’ospedale Santa Maria Delle Grazie di Pozzuoli dove era giunta in prima battuta. 

A scatenare la grave intossicazione il veleno prodotto dal batterio Clostridium botulinum che probabilmente aveva contaminato una conserva fatta in casa (zucca sott’olio), consumata dalla ragazza diverse ore prima della manifestazione dei primi segni. Anche il fidanzato della giovane aveva assaggiato la specialità alimentare ma non ha avuto problemi probabilmente grazie alla modica quantità di alimento ingerita.
La difficoltà a ingoiare, a parlare e respirare e la generalizzata caduta del tono muscolare e anche delle palpebre (ptosi palpebrale) hanno fatto subito pensare a un’intossicazione da botulino. I sanitari di Pozzuoli che ne hanno pertanto disposto l’immediato trasferimento al Cotugno. Qui sono state poi attuate le procedure di emergenza per reperire il siero antibotulinico. Tramite l’allerta della Prefettura, scattato alle 14 di giovedì scorso, il farmaco salvavita dispensato dall’Istituto superiore di Sanità, è giunto nell’arco di poche ore al presidio partenopeo e somministrato alle 18 dello stesso giorno alla paziente. Le condizioni della ragazza sono stabili ma ancora critiche. Non è ancora possibile sciogliere la prognosi.
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Il Mattino