Casal di Principe, imprenditoria e camorra: il Riesame decide sui beni di Natale

Casal di Principe, imprenditoria e camorra: il Riesame decide sui beni di Natale
CASAL DI PRINCIPE - Dopo la decisione del Tribunale del Riesame che l'ha scarcerato dopo 15 giorni di detenzione, un’altra sezione del Riesame, quella cosiddetta «reale»...

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CASAL DI PRINCIPE - Dopo la decisione del Tribunale del Riesame che l'ha scarcerato dopo 15 giorni di detenzione, un’altra sezione del Riesame, quella cosiddetta «reale» deciderà domani, 11 dicembre sull’eventuale dissequestro dei beni dell'imprenditore, Mario Natale, coinvolto lo scorso novembre in una nuova inchiesta della Dda. Al centro dell’indagune, la «cucitura» con il clan dei Casalesi che i pm antimafia hanno riproposto in una nuova versione arricchita di ulteriori dichiarazioni di pentiti (Michele Froncillo, di Marcianise, che già aveva parlato in precedenza ed altri) che già aveva costretto i Natale a difendersi per due volte ottenendo due dissequestri e finanche un risarcimento per ingiusta detenzione, quattro anni fa. Le proprietà per lo più intestati ai parenti: un terreno diviso in 55 particellena Sessa Aurunca, località Cellole; 41 ville, appartamenti e box auto, compresa un’autorimessa; 16 auto, 15 quote societarie; 13 società e cinque ditte individuali per un valore che la magistratura indica in 50 milioni. Con una documentazione societaria di migliaia di pagine curata un affermato studio di consulenze si era difeso in passato ancora una volta dalle accuse mosse nell’inchiesta, come la contestazione dell’articolo 7 (aggravante camorristica) e l’interposizione di beni fittizi.




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Il Mattino