Camorra, arrestato carabiniere «Ha informato Cosentino»

Camorra, arrestato carabiniere «Ha informato Cosentino»
CASERTA - Arresti domiciliari per un maresciallo dei carabinieri, accusato di aver passato informazioni a Nicola Cosentino sui presunti rapporti tra Luigi Cesaro e la camorra....

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
CASERTA - Arresti domiciliari per un maresciallo dei carabinieri, accusato di aver passato informazioni a Nicola Cosentino sui presunti rapporti tra Luigi Cesaro e la camorra. Inchiesta coordinata dal pool dell'aggiunto Giuseppe Borrelli, l'ipotesi battuta dalla procura è legata alla presenza di una presunta centrale di dossieraggio clandestino. 


Inchiesta che nasce dopo il ritrovamento di una pen drive in casa di Cosentino, ma anche di un finto verbale di un pentito che parlava di Silvio Berlusconi. Sempre a casa di Cosentino è stata inoltre trovata una lettera, il cui contenuto ricalcava il testo della lettera trovata nell'hard disk di Carmelo Pintabona, in cui si ricattava Berlusconi

Da allora sono nate indagini dei pm Antonello Ardituro, Fabrizio Vanorio e Sandro D'Alessio, sempre sotto il coordinamento dell'aggiunto Borrelli, su una presunta fabbrica del dossieraggio clandestino.

Il sottoufficiale arrestato e sospeso dal comando è il maresciallo Giuseppe Iannini e in passato ha prestato servizio a Castello di Cisterna.  Nel corso della stessa operazione, i militari del nucleo di polizia tributaria della guardia di finanza di Napoli stanno perquisendo le abitazioni di Valter Lavitola ed Enrico Lamonica, quest'ultimo coinvolto anni fa nella cosiddetta inchiesta P4. Lamonica e Lavitola non sono indagati, ma sono perquisiti per conto terzi. 
  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino