Carcere di Santa Maria, sbloccati i fondi per l'acqua corrente | Video

Il carcere di Santa Maria Capua Vetere è stato costruito, negli anni '90, senza un collegamento con la rete idrica Comunale. Manca l’acqua corrente perchè...

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Il carcere di Santa Maria Capua Vetere è stato costruito, negli anni '90, senza un collegamento con la rete idrica Comunale. Manca l’acqua corrente perchè non c'è la condotta legata alla rete pubblica dell’acquedotto. Da sempre, i detenuti, usufruiscono di acqua conservata in cisterne e serbatoi, ma nel periodo estivo, per metà giornata, gli ospiti della struttura carceraria, 964 in tutto, utilizzano acqua in bottiglia per cucinare e bere. Dei quasi mille detenuti, 340 sono ristretti in regime di alta sicurezza perchè accusati di reati mafiosi, ottanta sono donne.


In estate, l’acqua viene prelevata da un pozzo artesiano e viene filtrata attraverso un impianto di potabilizzazione. Tuttavia, con il caldo l’erogazione idrica si riduce al minimo per la minore quantità presente nella falda, causando enormi disagi ai detenuti, che restano per la maggior parte delle ore senz' acqua. Qualcosa, però, negli ultimi mesi si è mosso.

La Regione Campania ha sbloccato due milioni di euro per la costruzione di un impianto che possa garantire la presenza d'acqua in carcere e il collegamento alla rete idrica: "Abbiamo vinto la battaglia contro la burocrazia, finalmente si darà la possibilità ai detenuti di usufruire dell'acqua potabile", ha dichiarato la deputata Pd Camilla Sgambato la quale, in sinergia con la regione e il Ministero della Giustizia (Dap) ha ottenuto il finanziamento per la creazione dell'impianto. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino