CASERTA - Cartelloni pubblicitari in viale degli Atleti e via La Pira al posto di quelli da posizionare in via Enrico Raffaele. È questa l’indicazione messa nero su...
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Oggetto del provvedimento, pubblicato ieri all’albo pretorio dell’Ente, il completamento della procedura di affidamento in concessione alla P.L. Pubblicità degli impianti pubblicitari, in formato sei per tre metri, di proprietà comunale. Dopo la gara d’appalto del 2012 e l’aggiudicazione del lotto di cartelloni alla società si era proceduto alla stipula di una convenzione per inserire due tabelloni, attualmente inesistenti, in via Raffaele, strada che costeggia l’area mercato e che conduce alla frazione Santa Barbara attraverso la zona Petrarelle.
Al momento dell’installazione, però, l’Anas ha espresso parere negativo al posizionamento della cartellonistica ritenuta eccessivamente visibile dalla Variante (che corre parallela proprio a via Raffaele) diventando potenzialmente fonte di distrazione per gli automobilisti. Pertanto l’amministrazione comunale per completare la procedura di affidamento alla P.L. si è vista costretta ad individuare altre strade per il posizionamento delle tabelle di affissione. Dopo aver ricevuto il placet da parte della polizia municipale i due nuovi cartelloni verranno installati in viale degli Atleti ed in via La Pira, nei pressi del cimitero comunale di Caserta.
Restando in tema di spazi pubblicitari comunali la Pu.Bbli.Ka sas ha promosso un ricorso dinanzi ai giudici del Tar per opporsi alla revoca da parte del Comune di dieci installazioni pubblicitarie su totem o barriere parapedonali. L’udienza, fanno sapere da Palazzo Castropignano, è stata fissata per il prossimo mese di giugno. Diverse le motivazioni che avevano spinto il dirigente alle Attività Produttive Iovino a revocare le autorizzazioni disponendo la rimozione delle tabelle. In primis il fatto che tali concessioni «risultano incoerenti con il contingente piano generale degli impianti pubblicitari». Inoltre una parte degli impianti risultano installati «in posizioni difformi da quelle autorizzate». Capitolo a parte merita la questione della «di pubblica utilità», con la mancata installazione di pannelli topografici per la comunicazione istituzionale o i cestini per i rifiuti che sarebbero dovuti essere installati entro 180 giorni dalla concessione dell’autorizzazione. Infine gli impianti oggetto della revoca sarebbero pericolosi per l’incolumità dei cittadini che percorrono quelle strade in quanto «interferiscono con la segnaletica stradale».
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Il Mattino