L'odissea del cammello zoppo e anziano, dieci ore per portarlo via dal lager

L'odissea del cammello zoppo e anziano, dieci ore per portarlo via dal lager
Niente truppe di cittadini per salvare gli animali, piuttosto un unico cammello solo e ferito in un giardino di Casal di Principe. È l'immagine che meglio rappresenta...

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Niente truppe di cittadini per salvare gli animali, piuttosto un unico cammello solo e ferito in un giardino di Casal di Principe. È l'immagine che meglio rappresenta la sintesi dell'operazione dei carabinieri di Casal di Principe di lunedì scorso: l'isolamento del cammello e la carenza di volontari per portarlo in salvo. Per trasportare lontano dal lager l'animale ci sono volute circa dieci ore: nessun allevatore di bufale della zona si è reso disponibile al trasporto degli animali. Viaggio che sarebbe poi stato rimborsato dal ministero. E così, sono intervenuti i militari della fanteria. Prima ancora, i carabinieri, guidati dal loro capitano, erano riusciti a liberare dalle stalle senz'acqua anche sette cavalli, 12 cani, oltre al povero cammello anziano, ferito alla zampa e impossibilitato a raggiungere l'abbeveratorio per dissetarsi. Con un secchio, i carabinieri lo hanno dissetato. Due giorni fa la scoperta e la liberazione, oggi gli animali sono stati affidati in custodia giudiziale all'ente Foresta Demaniale Regionale Cerreta Cognole, convenzionato con l'Asl della Campania.


La reclusione dei poveri animali, bollata come un episodio di «zoomafia», è rimasta nascosta sotto il letame di una vicenda scioccante. Sarà per un controllo approfondito in via Sondrio e, in parte fortuito dei militari, che questa storia sepolta nelle pieghe di una città come Casal di Principe senza risorse economiche pubbliche (impegnata in emergenze tutto l'anno) verrà allo scoperto. La collaborazione degli uffici comunali è stata fondamentale, così come l'aiuto dell'Unità Operativa Veterinaria dell'Asl di Caserta. Il padrone che maltrattava i cavalli e il cammello è stato denunciato. Intanto, le indagini continuano per svelare il traffico di animali. Il cammello risulta di proprietà di un uomo (che non è il 43enne deferito) il quale, però, non ha mai denunciato la scomparsa del cammello. Una sorta di canna al vento senza cura per le sue bestie che ora sarà chiamato a deporre dagli investigatori.


Ieri, è stata scritta la parola «fine» a un altro episodio di zoomafia, brutta pratica di sfruttare animali per ragioni economiche, di dominio territoriale e di controllo sociale. Ma perchè tenere chiuso in un recinto un cammello anziano? Ciro Troiano, responsabile dell'osservatorio zoomafie della Lav, fornisce una lettura dei fatti: «Non è una specie protetta - dice - per questo detenerlo non è reato. Il cammello è visto come animale circense ed è possibile vederlo in qualche zoo. Purtroppo viene utilizzato a scopo ornamentale, magari ben inserito in qualche locale o un parco divertimento. Di frequente i cammelli vengono usati per uso attrattivo». «Quante volte ci siamo trovati di fronte a scene in cui i bambini chiedono di fare la foto con il cammello durante le manifestazioni? È qui che i proprietari lucrano. Ci sono state segnalate anche di renne, ad esempio, utilizzate nel periodo natalizio per fare delle foto ed è un'attività legale, purtroppo. Ci sono degli animali che possono essere detenuti, ma ovviamente non possono essere maltrattati». Per ora il cammello è salvo.
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Il Mattino