La Direzione Investigativa Antimafia di Napoli sta eseguendo un provvedimento di sequestro beni, emesso dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere - Sezione Misure di Prevenzione,...
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Il bene sottoposto a sequestro è riconducibile a Luigi De Vito, già titolare dell’omonima impresa individuale attiva nel settore edile, scavo e movimento terra, detenuto ininterrottamente dal 2009, prima in custodia cautelare e poi in espiazione pena dell’ergastolo, dal 2015 ristretto in regime detentivo speciale del così detto carcere duro. De Vito, organico al clan “dei Casalesi”, gruppo Bidognetti, nel quale rivestiva un ruolo di primo piano quale autista e guardaspalle del capo clan Francesco Bidognetti, soprannominato «Cicciotto 'e mezzanotte», si è reso responsabile di estorsioni ed omicidi commessi in nome e per conto del sodalizio.
Nel tempo l’interessato è stato raggiunto da numerose sentenze di condanna, fra le quali quelle del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere per il delitto di cui all’art. 416 bis c.p. (associazione di tipo mafioso) e quelle della Corte di Assise di Santa Maria Capua Vetere, alla pena dell’ergastolo, per i delitti di omicidio aggravati dal metodo mafioso. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino