Case abusive a Casal di Principe, il sindaco frena sulle ruspe: «Rischio 6mila sfollati»

Case abusive a Casal di Principe, il sindaco frena sulle ruspe: «Rischio 6mila sfollati»
CASERTA - «La legge comanda di abbatterli, ma il buon senso ci impone di metterci attorno a un tavolo per trovare una soluzione condivisa». Per il sindaco di...

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CASERTA - «La legge comanda di abbatterli, ma il buon senso ci impone di metterci attorno a un tavolo per trovare una soluzione condivisa». Per il sindaco di Casal di Principe, Renato Natale, che stamattina incontrerà la commissione giustizia della Camera, la questione è seria. Solo nel Casalese ci sono 1500 immobili abusivi già con sentenza passata in giudicato. «Se la ruspa li radesse al suo così come ordina una circolare della Procura, mi troverei ad affrontare un problema di senzatetto con 6mila sfollati, a dover trovare una copertura di spesa per oltre 150milioni di euro senza parlare della necessità di smaltire materiale da risulta di una quantità pari forse a due Colossei. E basta poco per rendersi conto che fuor dalle affermazioni ipocrite, rispettare la legge in queste condizioni è impossibile», dice senza mezzi termini il sindaco Natale.


Al Senato, da circa un anno, è fermo il disegno di legge che stabilisce una sorta di ordine prioritario di abbattimento. «Un provvedimento – sostiene il sindaco- che consentirebbe di demolire prime le case disabitate, poi dei camorristi e palazzinari e certamente per ultime quelle della povera gente che non saprebbe come fare». A Casal di Principe, ma non è certo l’unico esempio in Campania, le case abusive occupano interi quartieri per un terzo del territorio che pur manca di vincoli paesaggistici ed idrogeologici. Una situazione che indurrà il sindaco Natale a chiedere di eliminare la doppia conformità e regolamentare così il proprio territorio. «Con la elaborazione del puc per il quale non prevediamo altro consumo del suolo, avremmo la possibilità di sanare gli immobili abusivi, a condizioni particolari e puntando anche alla riqualificazione del territorio, ma allo stato dell’arte questo non può avvenire perché vige la doppia conformità», insiste Natale. A Casal di Principe nel 2013, il braccio meccanico è arrivato per quattro abitazioni. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino