CASERTA - Una interrogazione parlamentare è stata presentata dai deputati del «Movimento Cinque stelle» sull’appalto fornito alla ASL numero 3 di Nuoro dalla ditta...
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L’accusa mossa dai pm Antimafia, Luigi Landolfi, Giovanni Conzo e Annamaria Lucchetta, era quella di essere a capo di un’azienda sponsorizzata dall’ex consigliere regionale Nicola Ferraro, condannato per vicinanza alla camorra del clan dei Casalesi, e di aver vinto l’appalto per le pulizie all’Asl di Caserta «sconfiggendo» l’impresa di Angelo Grillo, impresario vicino ai Belforte di Marcianise. Leggendo la cronaca di questi ultimi mesi, i grillini, hanno scoperto che la stessa Azienda con a capo Lazzaro nel 2013, la Derichebourg Multiservizi, lavora presso l’Asl di Nuoro. E, soprattutto, che la dita pare non sia stata commissariata.
«L’azienda - si legge nell’interrogazione - è stata ritenuta vicina ad ambienti camorristi, nello specifico al clan dei Casalesi, come confermato dal collaboratore di giustizia Pirozzi, e come, peraltro, riscontrato nelle intercettazioni dell'indagine che ha portato all'arresto dell'amministratore unico della società nel novembre 2013, a seguito della contestazione del delitto di concorso in turbativa d'asta, nell'ambito di espletamento di una procedura di bando per la concessione dell'appalto per il servizio di pulizia presso gli ospedali di S'Anna e San Sebastiano di Caserta».
Le precisazioni dell'azienda Derichebourg Multiservizi S.p.A.
La Derichebourg Multiservizi S.p.A. è una società internazionale ad esclusivo capitale francese, senza
soci né partecipazioni italiane, la cui governance è sempre stata regolata da un Consiglio di
Amministrazione. La medesima, allo stato, non è stata scalfita dalle indagini che riguardano esclusivamente il suo ex dipendente Lazzaro Luce, né è stata colpita da alcuna misura cautelare nei confronti della persona giuridica, ai sensi del D.Lgs 231/2001.
Lazzaro Luce è stato dipendente della società ed ha rivestito la carica di Amministratore Delegato della
stessa, sino alla data dell’11 novembre 2013, data in cui è stato revocato dalla carica e sospeso sine die
dall’incarico di dirigente aziendale. Attualmente è sottoposto ad un procedimento penale e si difenderà
dalle accuse in sede processuale.
Ogni accostamento della sua persona alla Leggi l'articolo completo su
Il Mattino