Caserta, banda di rom investì un poliziotto scattano 9 arresti per furti di auto

Provocarono la morte di Pasquale Apicella

I controlli
Furono in quattro a provocare la morte di Pasquale Apicella, l'agente di polizia che si trovava a bordo della vettura centrata in pieno da una banda di malviventi in fuga...

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Furono in quattro a provocare la morte di Pasquale Apicella, l'agente di polizia che si trovava a bordo della vettura centrata in pieno da una banda di malviventi in fuga nell'aprile del 2020. I banditi, tutti di etnia rom, furono arrestati poco dopo il tragico impatto. Da allora però le indagini non hanno avuto mai fine. I magistrati e la squadra mobile di Napoli insieme al compartimento polizia stradale non hanno mai smesso di indagare sul caso e sulla banda colpevole della morte del poliziotto, scoprendo di fatto l'esistenza di una consorteria criminale senza scrupoli dedita ai furti, alle rapine e alla ricettazione.



Il Gip, su richiesta della Procura della Repubblica, ha emanato una ordinanza per nove persone tutte gravemente indiziate di appartenere a una associazione finalizzata al compimento di furti aggravati e di ricettazione. L'indagine è partita dopo l'arresto nel 2020 dei quattro ladri responsabili della morte di Pasquale Apicella.

La vettura del poliziotto si trovava al centro della carreggiata a calata Capodichino quando una macchina a tutta velocità con a bordo i quattro rom la centrò in pieno provocando la morte del giovane agente. Lo sviluppo dell'inchiesta ha consentito di ricostruire l'esistenza e l'operatività di un sodalizio criminale composto da un gruppo di persone, ben nove, tutte residenti nel campo rom di Giugliano.

La banda era solita rubare auto e assaltare i distributori di benzina tra la provincia di Napoli e Caserta. Il sodalizio era ben organizzato e ognuno aveva i suoi ruoli ben determinati. C'erano gli addetti ai furti e i banditi incaricati di fare i sopralluoghi presso le pompe di benzina. Altri invece reperivano le auto, andandole a rubare. Un altro gruppo invece si occupava di potenziare i motori per rendere le macchine più potenti e veloci per la fuga. Ma non solo.

Nel gruppo c'era chi si occupava della ricettazione delle auto. Il Gip ha emesso anche un provvedimento d'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria per due persone accusate appunto di ricettazione. Le indagini hanno preso al vaglio immagini di videosorveglianza, intercettazioni e altri elementi utili alla ricostruzione di furti e rapine. Tutti tasselli che hanno reso possibile la composizione di un intricato puzzle.

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Il Mattino