Caserta, bar e locali chiusi ma nessuno ferma gli assembramenti

Caserta, bar e locali chiusi ma nessuno ferma gli assembramenti
Camminare si può, stazionare no. Eppure a Caserta città sembra che ci sia ancora un po' di difficoltà nel comprendere questa differenza. Vero è che...

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Camminare si può, stazionare no. Eppure a Caserta città sembra che ci sia ancora un po' di difficoltà nel comprendere questa differenza. Vero è che con la chiusura o con le restrizioni imposte ai bar e alle attività di ristoro sono decisamente diminuiti i gruppetti fermi davanti a qualche vetrina, con qualcosa da bere.


Lo scenario che si poteva apprezzare al centro di Caserta, però, era altro. Anche senza bevande o altro, erano tante le persone in strada, ferme tranquillamente a chiacchierare in barba alle norme anti Covid entrate in vigore proprio in queste ultime ore. Per questo fine settimana, ultimo prima della settimana di Natale, il sindaco di Caserta Carlo Marino aveva siglato un'ordinanza ad hoc, con divieti vari ed eventuali al fine di scongiurare pericolosi assembramenti.

Questi ultimi, infatti, potrebbero diventare molto pericolosi se si considerano i numeri degli ultimi report dell'Asl, secondo cui continuano ad essere registrati nuovi positivi, nonostante la guarigione di tanti positivi attuali. Il virus c'è ancora e lo dicono con forza non soltanto i numeri (solo ieri erano 192 i nuovi positivi) ma anche tutte le autorità, sanitarie e istituzionali. Ora le disposizioni del Dpcm di due giorni fa dovranno essere regolamentate a livello locale. Ne casertano questo avverrà martedì pomeriggio quando si riunirà il comitato provinciale della Sicurezza. Per mettere a punto la strategia di controllo del territorio nei giorni di festa, verrà analizzato e verrà stilato un bilancio proprio di questo ultimo fine settimana lasciato alle spalle. Saranno studiate le restrizioni per le giornate dal 24 al 26 e quelli a cavallo del Capodanno, oltre a quelli dell'Epifania, probabilmente.

Così come è altrettanto probabile che verranno potenziati i controlli nelle fasce orarie del coprifuoco. Fatto sta che questo fine settimana del 19 e 20 dicembre non depone a favore di una forte consapevolezza da parte dei cittadini del rischio di contagio.

È comprensibile, come ha anche sottolineato il presidente del Consiglio Conte, la stanchezza rispetto alle restrizioni, ma purtroppo i numeri dei nuovi positivi ogni 24 ore restano ancora alti e il virus non è affatto sconfitto. La speranza è che con il vaccino, la cui campagna dovrebbe partire a metà gennaio, si potrà gestire meglio l'infezione e a poco a poco tornare alla normale quotidianità. Fatto sta che per ora i cittadini sono chiamati alla responsabilità civile di evitare gli assembramenti, indossare sempre la mascherina e avere molta cura dell'igiene delle mani.

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Il Mattino