Caserta. La lettera della donna aggredita: «Voleva violentarmi ma nessuno interveniva»

Caserta. La lettera della donna aggredita: «Voleva violentarmi ma nessuno interveniva»
CASERTA - Distinguere la vittima a secondo del carnefice è orrendo. Sottende sempre un insano pregiudizio ideologico o...

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CASERTA - Distinguere la vittima a secondo del carnefice è orrendo. Sottende sempre un insano pregiudizio ideologico o culturale.



Capita purtroppo nelle aree dei grandi conflitti in tutto il mondo. Come se chi viene violentato, torturato, spogliato dei propri diritti o addirittura ucciso è meno vittima se il carnefice persegue una «causa giusta».

Accade purtroppo anche nella varie forme di violenza urbana. Ed è accaduto alla ragazza vittima di un tentativo di violenza sessuale a Caserta. Molti passanti non sono intervenuti, perché pensavano che lei «conoscesse» l’uomo che l’aggrediva. Come se essere marito, fidanzato, conoscente desse il diritto di usare violenza su una donna. In una lucida lettera scritta al sindaco di Caserta quella ragazza ha sottolineato proprio questo.





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Il Mattino