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Sono iniziati oggi i lavori di smantellamento della torre idrica della centrale nucleare del Garigliano
(Caserta), una struttura cilindrica in cemento armato che, con i suoi 72 metri d'altezza, da sempre ha caratterizzato lo skyline del sito.
«Rinforzata da quattro speroni a larghezza decrescente, sulla sommità della torre è presente il serbatoio di forma toroidale che ospitava l'acqua industriale dell'impianto, con una capacità di 280 metri cubi. La struttura è stata sostituita con un nuovo sistema di approvvigionamento idrico, funzionale ai lavori di dismissione in corso - si legge in una nota del gruppo Sogin - La tecnica impiegata per la demolizione è il taglio a filo diamantato, eseguito con l'ausilio di una gru.
«Pur trattandosi di un edificio convenzionale, nelle operazioni di smantellamento Sogin e la controllata Nucleco adotteranno gli stessi criteri utilizzati in ambito nucleare per garantire massima sicurezza, precisione, riduzione di rumore e polveri generate e assenza di vibrazioni. La demolizione della torre idrica, la cui conclusione è prevista entro l'anno, produrrà circa 1.900 tonnellate di materiale, di cui 1.700 di cemento e 200 di parti metalliche - conclude la nota - Tale quantitativo rientra nelle circa 258 mila tonnellate di materiale che saranno generate dallo smantellamento della centrale del Garigliano e inviate a recupero, ossia il 96% di quanto sarà complessivamente prodotto dai lavori di dismissione».
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